Champions: Ronaldo immenso, il Real strapazza la Juve

Il gol di rovesciata di Cristiano Ronaldo alla Juve.
Il gol di rovesciata di Cristiano Ronaldo alla Juve. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

TORINO. – Tre a zero per il Real, con l’aggiunta di due traverse dei madridisti. La rivincita di Cardiff è stato un flop colossale per la Juventus, un trionfo per i Blancos dell’ex bianconero Zidane, che un po’ di Juve ce l’ha sempre nel cuore, una serata con una perla di gol che resterà per sempre – per la bellezza del gesto atletico – il 2-0 di Cristiano Ronaldo.

Dal 3 giugno in Champions Cr7 non ha più saltato un solo appuntamento con la rete, la rovesciata di questa sera è stato forse uno dei più bel gol di tutti i tempi. In piedi ad applaudire il portoghese si è alzato tutto lo stadio, a battere le mani c’erano anche molti ultrà della ‘Sud’, da sempre poco inclini ad esternare ammirazione per le prodezze degli avversari.

Era dai tempi di Di Stefano che il Real non vinceva in casa dalla Juventus, oggi ha straripato, con la Juventus rimasta poi in 10 per l’espulsione di Dybala. Che delusione, la ‘Joya’: male in tutto, soprattutto nell’atteggiamento e nei due interventi che gli sono costati i cartellini gialli: simulazione in area di rigore e scarpata sullo stomaco di Carvajal.

Il Real ha saputo contenere la Juve anche se le sue linee difensive non sono sempre da manuale, ma nel gioco, preciso e arioso, coordinato da Isco e Modric, ha surclassato la Juventus per la quale ha pesato come un handicap insormontabile l’assenza dello squalificato Pjanic. Certo, c’è il ritorno, l’11 aprile, ma per ribaltare il passivo alla Juventus servirebbe qualcosa di leggendario, battere 4-0 i Blancos al ‘Bernabeu’. C’è da giurarci che i bianconeri ci proveranno, ma solo un Real autolesionista potrebbe consentire l’impresa millenaria.

Più che la rivincita di Cardiff, era un’altra tappa verso la finale. Per Allegri il guaio di dovere fare a meno degli squalificati Benatia e Pjanic. Per sostituire il bosniaco, il tecnico ha forgiato un 4-4-2 con Douglas Costa e Alex Sandro esterni sulla mediana e Bentancur nel ruolo di playmaker. Il dubbio di Zidane – se mai davvero c’è stato – è stato sciolto dando fiducia a Isco.

La partenza del Real ha ridato forma all’incubo: dopo 2’51” già in vantaggio; proprio Isco, perso di vista dalla difesa, ha scodellato un assist che Cristiano Ronaldo con un esterno destro ha trasformato in oro. La Juve per un tempo almeno ha giocato ad armi pari: Ramos ha fermato Dybala con destrezza (6′), Varane l’ha emulato (21′). Higuain al volo ma Navas ha salvato la sua porta con un intervento prodigioso (23′).

Il match è diventato più duro: Bentancur ammonito, Carvajal ha reclamato per una manata sul viso di Asamoah. Traversa di Kroos dal limite (36′), ancora Varane decisivo con un anticipo. Poi è stato lo stesso difensore bianconero a protestare per un tocco di braccio di Varane. Ancora protesta Juve: Dybala giù in area tra Casemiro e Modric, ma la decisione di Cakir , che ha ammonito l’argentino per simulazione, è stata probabilmente azzeccata.

Gioco di prestigio di Benzema, rasoterra di Ronaldo vicino al palo (5′); Zidane si è poi coperto con Vasquez al posto di Benzema ed ecco la doppietta di rovesciata, nata da un pasticcio di Chiellini e Buffon. Dybala si è fatto cacciare per una pedata nello stomaco a Carvajal, il Real ha straripato: Marcelo ha tagliato come il burro tutta la difesa bianconera e 3-0.

Poi ancora traversa di Kovacic prima che il Real mollasse la presa, fallendo il poker con Ronaldo e lasciando due palle gol, nel recupero, a Higuain a Cuadrado. Una colpa lieve, il 3-0 resta.

(di Renato Botto/ANSA)