Sassi contro la polizia in campo nomadi. Salvini,”ruspe”

ROMA. – Lancio di sassi, bottiglie e altri oggetti contro la polizia in un campo nomadi della Capitale per ostacolare l’arresto di un cittadino serbo di 40 anni, evaso dai domiciliari che scontava nell’insediamento e sorpreso dopo aver commesso un furto in una casa. Un episodio avvenuto la notte di Pasqua sollevando una polemica politica. Con la reazione, prima tra tutte del leader della Lega, Matteo Salvini che è tornato a parlare di “ruspe”.

Tutto è nato quando una volante ha intercettato un’auto con a bordo quattro nomadi e riconosciuto uno di loro che stava scontando gli arresti domiciliari nel campo di via dei Gordiani. I quattro sono così fuggiti diretti nell’insediamento per cercare protezione ed è scattato l’inseguimento fino a dentro al campo dove alcuni connazionali li hanno aiutati nella fuga ostacolando la polizia.

In tre sono riusciti a dileguarsi mentre l’evaso è stato bloccato, malgrado opponesse resistenza colpendo con calci i poliziotti. Mentre l’uomo veniva accompagnato nella volante alcuni abitanti del campo per evitare l’arresto hanno iniziato un fitto lancio di oggetti contro i poliziotti e le loro auto. Un agente è rimasto ferito e una volante danneggiata. L’uomo è stato arrestato per evasione, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato ai beni dello Stato nonché denunciato per furto aggravato in concorso.

Secondo quanto accertato, aveva appena commesso un furto in appartamento e nell’auto con cui è fuggito insieme ai complici sono stati trovati un piccone in ferro, guanti da lavoro, un cacciavite, un telefono cellulare ed una scatola per orologio vuota. Proseguono le indagini per rintracciare i 3 complici. E nel pomeriggio la polizia ha effettuato un’operazione straordinaria nel campo nomadi.

Oltre 50 poliziotti hanno circondato il campo ed effettuato controlli a tappeto. “Questi zingari lavorano anche a Pasqua… Ho pronta una democratica e pacifica ruspa”, ha twittato Matteo Salvini. Sulla stessa scia la deputata della Lega Barbara Saltamartini che ha sottolineato: “I campi nomadi vanno chiusi, stop a questi centri di criminalità e illegalità permanente”. D’accordo il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che su Facebook ha scritto: “La pazienza è finita: i campi nomadi vanno sgomberati e chi viola la legge va sbattuto in galera”.

Ma per il senatore del Pd Edoardo Patriarca, che si rivolge direttamente al leader della Lega, “generalizzare non serve. Salvini si ricordi che passi in avanti si fanno con politiche per l’inclusione, che i M5s, ora in dialogo con la Lega, a Roma hanno del tutto dimenticato”.

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