Morbillo, sette morti da 2017 e gravi complicanze

ROMA. – Il morbillo è una malattia “assolutamente da non sottovalutare e lo testimoniano i numeri, che non sono solo cruda statistica: dall’inizio del 2017 ad oggi, infatti, in Italia si sono registrati 7 decessi, il che equivale ad un morto ogni mille casi circa”. L’invito a non ‘prendere sotto gamba’ la patologia arriva dal presidente della Società italiana di pediatria (Sip) Alberto Villani che, a proposito del nuovo Cicciobello Morbillino oggetto di molte critiche sui social, ha rilevato come sarebbe invece “auspicabile proporre un bambolotto che può essere vaccinato e che, in tal modo, trasmetta un messaggio incentrato sull’importanza delle vaccinazioni”.

Solo lo scorso anno, ricorda Villani, anche responsabile di Pediatria Generale e Malattie Infettive all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, “si sono avuti nel nostro Paese 5mila casi di morbillo, con molte ospedalizzazioni poichè le complicanze possono essere gravissime, sia per i bambini sia per gli adulti. Il morbillo – chiarisce – può infatti portare a complicanze molto serie a carico del sistema nervoso centrale, come nel caso di meningoencefalite, oppure può determinare situazioni di insufficienza respiratoria molto serie; è il caso dell’insufficienza respiratoria da polmonite morbillosa, che può rivelarsi letale in tempi rapidi”.

Ma contro il morbillo esiste un’arma efficace che è la vaccinazione: “Il vaccino – sottolinea l’esperto – è compreso nei Livelli essenziali di assistenza Lea ed è quindi gratuito. Rientra, ora, tra le dieci vaccinazioni necessarie per l’iscrizione a scuola. La vaccinazione anti-morbillo si effettua a 12 mesi di età ed è previsto un richiamo a 6 anni. Non vaccinare i bambini – avverte – significa danneggiare anche i più piccoli ed i neonati, che sono comunque più a rischio perchè non possono ancora essere immunizzati contro la malattia, che è causata da un virus del genere morbillivirus ed è molto contagiosa”.

A mettere in guardia e criticare la messa in commercio del Cicciobello Morbillino è anche il presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), Paolo Biasci: “Si rischia una banalizzazione di una malattia seria. Il messaggio che si dà – sottolinea – non è educativo, poichè si induce a pensare che guarire dal morbillo sia facile e banale, e che basti una salvietta con una cremina. Purtroppo, però, non è così”.

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