Xylella, in Puglia salgono a 3.100 gli ulivi infetti

BARI. – Salgono a 3.100 gli ulivi infetti da Xylella in Puglia nella cosiddetta fascia di contenimento. Il dato aggiornato appreso da esperti della Regione Puglia racconta di un’ulteriore crescita di casi positivi alla infezione, nel giorno in cui i Carabinieri forestali della Puglia hanno presentato in una conferenza stampa la campagna di comunicazione rivolta ad agricoltori e cittadini sui controlli e sulle misure fitosanitarie di contrasto alla Xylella.

Il dato del 7 marzo scorso già registrava – rispetto ai due mesi precedenti – con 2251 ulivi infetti, un numero triplicato dei casi (erano 735) di piante colpite dal batterio. Secondo la Regione Puglia però negli ultimi due anni il tasso di piante infette sul totale delle ispezionate (cresciuto nel frattempo a 325.000) “si è ridotto dal 2,3% all’1,8%”. “Una percentuale bassa rispetto ai milioni di esemplari di ulivi” esistenti sul territorio, sottolineano gli esperti della Regione e dell’Osservatorio fitosanitario regionale.

La zona dove prevale il numero più alto di piante infette (oltre 300) è quella tra Oria e Francavilla nel Brindisino. Il monitoraggio riguardato tra i 160 ed i 180 mila campioni nell’ultimo anno, portando all’abbattimento di circa 800 piante infette nella zona di contenimento. Gli ultimi 7 focolai accertati sono quelli di Ostuni (4), Cisternino (2) e Ceglie Messapica (1), che hanno portato alla riperimetrazione della zona cuscinetto (tra Fasano, Locorotondo e Cisternino) dove oltre agli alberi infetti si eradicano le piante ospiti entro i 100 metri dal focolaio. A Nord della zona cuscinetto risulta tutto indenne ed i controlli hanno orami superato la provincia di Bari.

La prossima campagna annuale di monitoraggio, che ha un costo tra i 3 ed 3,5 milioni di euro, partirà a breve ed interesserà nuovamente i 1.800 km quadrati (zona contenimento dove si eradicano solo le piante infette e zona cuscinetto dove si estirpano anche le piante entro i 100 metri dagli ulivi infetti) già due volte monitorati ettaro per ettaro.

Sono in atto intanto, dal primo marzo scorso, le azioni fitosanitarie di contrasto alla fitopatia, con l’obbligo in tutti i terreni (agricoli ed extra-agricoli) e nelle aree urbane (pubbliche e private) di eseguire aratura o trinciatura. “Le operazioni si concluderanno a fine mese e l’Arma – ha annunciato in conferenza il Comandante della Regione Carabinieri forestali Puglia, Giuseppe Silletti – prima di passare ad i controlli ed alle eventuali sanzioni sarà accanto a cittadini ed agricoltori per far attuare le buone pratiche agronomiche”.

“La Regione – ha detto l’assessore Leonardo Di Gioia – sta mettendo in campo tutte le azioni, risorse e strategie possibili per supportare e ristorare gli olivicoltori”. L’assessore alle Risorse agroalimentari ha quindi spiegato che “con il Ministero abbiamo previsto rimborsi per la calamità da Xylella, attingendo al fondo di solidarietà nazionale. Attraverso il PSR Puglia abbiamo previsto circa 50 milioni mettendo a disposizione misure che abbiamo studiato ad hoc per consentire alle aziende olivicole ricadenti nei territori colpiti di ricominciare a fare investimenti. Gli sforzi, come ho spesso ribadito, devono essere regionali, nazionali e comunitari, sapendo che trattasi di una problema che non riguarda solo la Puglia, ma di sicuro il futuro della nostra agricoltura, ovvero di tutti”.

(di Paolo Magrone/ANSA)