Gli spari a Youtube perché le oscuravano i video

(ANSA/AP Photo/Jeff Chiu)

WASHINGTON. – Era arrabbiata con Youtube, furiosa perché il servizio di video online a suo dire la oscurava e non le consentiva più di guadagnare. Per questo la 39enne Nasim Najafi Aghdam, blogger vegana di origini iraniane appassionata di fitness e paladina dei diritti degli animali, dalla sua casa di San Diego ha raggiunto la sede di Youtube a San Bruno e ha aperto il fuoco ferendo tre persone prima di togliersi la vita.

Un pomeriggio di paura al campus dell’azienda high-tech dove lavorano oltre 1.100 dipendenti e dove Nasim Aghdam era giunta per compiere la sua vendetta. E’ stato il padre a rivelare il movente del blitz, riferendo che la figlia “odiava” la società cui aveva da tempo affidato diversi suoi video, riscuotendo anche un discreto successo di ‘follower’ in passato. Poi niente più. Si sentiva discriminata e ostacolata e aveva già a più riprese attaccato Youtube per questo, in video e interventi sui social.

Il papà della 39enne aveva anche segnalato alla polizia la scomparsa della figlia lunedì, dopo ripetute telefonate rimaste senza risposta. Successivamente la famiglia aveva ricevuto una chiamata dalle autorità nelle prime ore del mattino di martedì: l’avevano trovata, dormiva nella sua auto. Il padre, secondo il Guardian, avrebbe allora fatto presente che Nasim poteva essere diretta alla sede dell’ “odiata” Youtube.

Interpellata dall’Associated Press, la polizia di Mountain View non ha voluto commentare. Ma adesso è chiaro che quella era la prima tappa del suo viaggio nella rabbia cieca e verso la morte. Della donna oggi sono spuntate immagini, fotografie, filmati. E le ripetute lamentele verso Youtube, anche sulla stessa piattaforma online, dove era attiva con il nome di Nasime Sabz. Secondo la polizia, lamentava che il gigante del web intendeva “sopprimere” il suo profilo.

Il suo account risulta adesso chiuso, così come i suoi profili Facebook e Instagram. Non trova conferma invece l’ipotesi che la donna conoscesse le vittime quando ha aperto il fuoco: stando alla ricostruzione delle autorità, ha colpito tre persone a caso e non aveva obiettivi specifici. Sono state intanto dimesse dall’ospedale le due donne di 32 e 27 anni ferite durante la sparatoria, come riferiscono i responsabili dello Zuckerberg San Francisco General Hospital, dove rimane invece il terzo colpito dagli spari di Nasim, un uomo di 36 anni che è in condizioni giudicate gravi.

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