Roma, 230 roghi nei cassonetti in 5 mesi: “Ama nel mirino”

ROMA. – Ben 230 cassonetti dati alle fiamme in cinque giorni, una media di quasi 50 al mese per un danno economico stimato di 172.500 euro. “L’Ama è nel mirino, scriverò al Prefetto”, dice la sindaca Virginia Raggi fornendo i numeri di un fenomeno che sembra non volersi arrestare, ovvero i roghi dei contenitori dei rifiuti in città, e che colpisce in particolare Ostia e la Tuscolana. “E’ un atto chiaro contro il cambiamento”, dice l’ad dell’azienda Lorenzo Bagnacani paventando “un’azione criminale”.

Indagini sui roghi di cassonetti sono già state aperte nei mesi scorsi anche per capire se dietro i roghi ci sia una mano comune o una strategia. “Stiamo mettendo in campo la polizia locale e ho scritto una nota anche alla Prefettura per cercare di farci supportare dalle altre forze dell’ordine – spiega la sindaca di Roma – È un fenomeno evidentemente diretto a colpire Ama”.

Sono già in programma sistemi di video-sorveglianza sui nuovi cassonetti ‘intelligenti’ e sulle cosiddette domus ecologiche che a breve arriveranno in diverse zone di Roma. Intanto in mattinata vengono presentati i primi dati dell’attività di un’officina Ama ‘ritrovata’ a Ostia. La struttura, rimasta chiusa per oltre tre anni, è stata riattivata a inizio anno e consentirà di effettuare operazioni di manutenzione a ‘chilometri 0’ per i mezzi Ama. Per ora sono già oltre 300 gli interventi fatti.

“Un intervento che richiedeva 2 giorni di lavorazione oggi può essere svolto in 30 minuti, un’ora – rivendica l’inquilina del Campidoglio, affiancata dal suo assessore Pinuccia Montanari -. Questo significa più efficienza in Ama. L’azienda ha inoltre 10 officine mobili di cui 7 nuove che possono effettuare riparazioni in loco dei mezzi”.

Tornando ai roghi, ad essere colpiti sono stati in particolare, per i materiali contenuti, i contenitori bianchi per carta e cartone. I picchi, da novembre in poi, si sono registrati in due aree della città: il municipio X, ovvero la zona litoranea di Ostia, e il VII che comprende quartieri come l’Appio-Latino e il Tuscolano. Circa 100, secondo i dati del Campidoglio e di Ama, gli episodi che si sono registrati in ciascuno dei due municipi.

“Per comprendere il danno ricordiamo che ogni contenitore ha un costo di 750 euro”, spiega la sindaca. E il numero uno della municipalizzata dei rifiuti, Lorenzo Bagnacani, rincara la dose parlando di “atti contro il cambiamento che stiamo facendo. Un’azione criminale che ci deve vedere uniti. Se vogliono farci fare un passo indietro stanno perdendo tempo, noi andiamo avanti. Ogni episodio è stato di volta in volta denunciato dall’azienda alle forze ordine”.

Per uno dei suoi predecessori, l’ex amministrazione delegato di Ama Franco Panzironi proprio oggi la Cassazione ha confermato la condanna a due anni di carcere per la vicenda ‘parentopoli’ sullo scandalo delle assunzioni clientelari nella municipalizzata dei rifiuti capitolina.

(di Paola Lo Mele/ANSA)