L’ex spia russa Skripal migliora, ora è fuori pericolo

Ufficiali dell'esercito inglese rimuovono la panchina dove è stata trovata l'ex spia russa Skripal .
Ufficiali dell'esercito inglese rimuovono la panchina dove è stata trovata l'ex spia russa Skripal . EPA/WILL OLIVER

ROMA. – In molti li avevano dati per spacciati ma anche l’ex spia russa Sergei Skripal, dopo la figlia Yulia, è ormai considerato fuori pericolo dai medici dell’ospedale di Salisbury. Intossicati con un agente nervino oltre un mese fa, entrambi migliorano rapidamente. E forse presto potranno aiutare a fare chiarezza sull’avvelenamento, di cui Londra ritiene responsabile Mosca, che però a sua volta respinge le accuse come una montatura.

Una situazione che ha trascinato la Russia e la Gran Bretagna, appoggiata dagli alleati della Nato, in una delle più gravi crisi diplomatiche dai tempi della Guerra Fredda. I toni restano tesi, dopo le espulsioni reciproche di diplomatici dei giorni scorsi: il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha nuovamente sfidato Londra a presentare le prove. La posizione della Gran Bretagna, ha detto, “rimarrà indifendibile” finché “non metteranno tutte le carte sul tavolo”.

Una reazione a indiscrezioni di intelligence riportate dai media britannici secondo cui sarebbe stato individuato “con un alto livello di probabilità” il laboratorio russo da cui proverrebbe la sostanza usata contro gli Skripal. Intanto la ripresa dell’ex spia e della figlia ha del miracoloso, secondo gli esperti. Sostanze tossiche come il ‘novichok’, l’agente nervino utilizzato per l’attacco, solitamente non danno scampo alle vittime.

Ricoverati in gravissime condizioni il 4 marzo, i due stanno invece recuperando oltre ogni attesa. La donna è già cosciente da giorni e in grado di parlare. Lui risponde bene ai trattamenti e non è più in condizioni critiche. “Buone notizie, speriamo aiutino le indagini”, commentano dall’ambasciata russa a Londra, che ha anche aperto un piccolo giallo: una storia che riguarda gli animali domestici di Skripal, rimasti chiusi nell’appartamento dell’ex spia, sigillato dalle forze dell’ordine, e morti di stenti.

La versione fornita dal dipartimento britannico per l’ambiente, secondo l’ambasciata russa, “suscita molte domande”. A Mosca si chiedono infatti se i corpi degli animali non siano stati eliminati “come una prova scomoda”. Altri misteri riguardano Viktoria Skripal, la cugina di Yulia. La donna aveva riferito giovedì da Mosca di una telefonata della cugina, addirittura diffondendo un audio che ha suscitato dubbi di autenticità. Ora Londra le ha negato il visto richiesto per andare a visitare i parenti in ospedale. La preoccupazione, secondo una fonte governativa, sarebbe che il Cremlino “la usi come una pedina”.

Ennesimi punti poco chiari di una storia su cui ora si attendono eventuali risposte dall’Opac. Gli esperti dell’Organizzazione internazionale per la proibizione delle armi chimiche hanno effettuato un’ispezione in Russia la settimana scorsa, anche se non è chiaro se sia legata o meno al caso Skripal. La Russia intanto ha già fatto sapere che non accetterà le conclusioni di un’indagine in cui Mosca non sia coinvolta.

(di Salvatore Lussu/ANSA)