Prezzi delle case ancora giù nel 2017 (-0,4%), è il sesto anno

Un palo con un cartello "Vendesi". Sullo sfondo un palazzo di abitazioni. Mutui
Case in vendita.

ROMA. – Anche il 2017 è stato un anno ‘no’ per i prezzi delle abitazioni, il sesto consecutivo. I dati Istat registrano un -0,4% rispetto al 2016 ed anche se la diminuzione è la più contenuta dal 2012 la dimensione del calo arriva sul lungo periodo: rispetto al 2010, a fine 2017 i prezzi erano diminuiti del 15,1% (-1,4% per le abitazioni nuove, -20,5% per le esistenti). Non basta la ripresa degli scambi, che aumentano del 5,1% secondo l’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, a dare slancio ai prezzi.

Soffrono soprattutto delle case esistenti, che vedono una nuova perdita dello 0,6%, mentre le nuove costruzioni segnano +0,1%. A dire il vero nel quarto trimestre 2017, sulla base delle stime preliminari, i prezzi delle abitazioni aumentano dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. Il rialzo congiunturale però si deve interamente alle abitazioni nuove (+0,7%) mentre i prezzi delle abitazioni esistenti rimangono fermi. Il ristagno sembra allungare la sua ombra pure sul 2018.

L’Istat segnala per quest’anno una variazione acquisita del -0,1%. D’altronde a segnalare il perdurare della tendenza anche i dati diffusi da Immobiliare.it che indica una diminuzione dei valori dello 0,2% nei primi tre mesi del 2018 rispetto al periodo precedente, in particolare al Centro (-0,3%) e al Sud (-0,5%) mentre il Nord e’ stabile mentre uno studio di Idealista.it mostra, all’inizio del 2018, i nuovi, profondi, cali dei valori delle abitazioni usate soprattutto nei piccoli centri.

“Bisogna intervenire e bisogna farlo presto”, è l’appello di Confedilizia, che spera nel prossimo governo per una svolta nelle politiche per l’immobiliare. “In Italia i prezzi delle case continuano a scendere, impoverendo i risparmi di milioni di famiglie. È l’unico Paese in cui ciò accade”, afferma l’associazione ricordando come, oltre agli immobili “che si riescono a vendere (ma in molti casi dovrebbe dirsi ‘svendere’) ci sono tutti gli altri, quelli che non hanno mercato, che non si riescono né a vendere né ad affittare”.

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