Nuovo round al Colle: giovedì i partiti, chiude M5s

Una veduta del Quirinale. Sul pennone la bandiera italian, europea e quella presidenziale.
Una veduta del Quirinale.

ROMA. – Il secondo giro di consultazioni al Quirinale, che si svilupperà tra giovedì 12 e venerdì 13 aprile, è un nuovo passo nel percorso per la formazione di un nuovo governo. Dopo il primo nulla di fatto, la “liturgia” di cui il presidente della Repubblica si serve per individuare una maggioranza che sostenga un nuovo Esecutivo subisce una leggera modifica rispetto al precedente round.

Questa volta, infatti, nello Studio alla Vetrata del Quirinale entreranno prima i rappresentati dei gruppi parlamentari, mentre il presidente Emerito della Repubblica Giorgio Napolitano e i presidenti delle Camere Roberto Fico e Elisabetta Casellati, al Colle saliranno venerdì.

Stavolta i tre partiti del centrodestra andranno da Mattarella insieme. L’appuntamento è fissato per giovedì alle 17.30. Prima Mattarella vedrà il Pd, Leu e i gruppi minori. L’ultima delegazione a essere ricevuta dal presidente della Repubblica sarà quella del M5s, gruppo che ha il numero maggiore di deputati e senatori.

L’ordine delle consultazioni è dettato infatti dall’entità della composizione dei singoli gruppi parlamentari e, come viene spiegato, parte dalla considerazione che il centrodestra non costituisce un solo gruppo ma è una coalizione con tre gruppi distinti che vogliono essere ricevuti insieme. Ragion per cui è stato loro riservato lo spazio destinato al maggior gruppo della loro coalizione, la Lega.

Un fatto “semplicemente protocollare” che “non ha alcuna valenza politica né tantomeno può fornire indicazioni future su eventuali mosse del presidente della Repubblica” . Venerdì Mattarella dovrebbe far sapere come intenda orientarsi. Lo scorso 5 aprile il Capo dello Stato decise di far trascorrere qualche giorno di riflessione, “anche per l’esigenza di maggior tempo prospettata da molte parti politiche”.

Anche questa volta, probabilmente, di tempo ne servirà ancora. Nel calendario di aprile si segnalano, infatti, tre date importanti, che potrebbero rallentare il cammino verso il nuovo governo: il 21 si tiene l’assemblea del Pd, il 22 ci sono le Regionali nel Molise (dove alle Politiche il M5S fece l’en plein) e il 28 nel Friuli-Venezia Giulia. Elezioni importanti per capire l’evoluzione degli equilibri politici.

Senza contare gli altri appuntamenti di aprile : l’inizio delle votazioni del Parlamento in seduta comune per eleggere un giudice costituzionale e due membri laici del Csm, e le riunioni delle commissioni speciali di Camera e Senato sugli atti del governo.

(di Francesco Bongarrà/ANSA)

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