Magnate disperso sul Cervino, la famiglia paga le ricerche

Tedesco disperso sul Cervino, ricerche

AOSTA. – Di lui non si hanno più notizie da sabato mattina, quando è uscito dalla sua stanza d’albergo a Zermatt (Svizzera) per allenarsi a fil di cielo. Abbigliamento leggero, tecnico, e attrezzatura da scialpinismo. Direzione Piccolo Cervino, a quasi 3.900 metri di quota. Dalla più alta stazione del comprensorio svizzero, il magnate tedesco Karl-Erivan Haub, 58 anni, può essere andato quasi ovunque, anche nei valloni e nei fuoripista del versante italiano, a Cervinia.

E la sua ricca famiglia non perde le speranze: “Ha messo a disposizione fondi illimitati per le ricerche”, spiega Adriano Favre, direttore del Soccorso alpino valdostano. “Ma in queste condizioni meteorologiche – aggiunge – servono a poco. Abbiamo cercato anche oggi, sia noi che gli svizzeri, ma date le condizioni non possiamo allontanarci troppo dai tracciati delle piste perché è troppo rischioso”.

Ieri “la visibilità era di 10 metri, quindi è abbastanza complicato. E con il forte pericolo valanghe diventa veramente rischioso per le squadre di ricerca. Si spera in un miglioramento, in modo da usare anche gli elicotteri”, aggiunge Massimiliano Giovannini, comandante del Soccorso alpino della guardia di finanza di Cervinia.

Il maltempo è previsto almeno fino a sabato ma se il cielo dovesse aprirsi “potrebbero essere utilizzate diverse tecnologie di ricerca, dal sistema Recco all’apparecchio Artva, anche se la possibilità che quest’ultimo rimanga acceso diventa sempre più remota”, sottolinea Favre.

Nato nello stato di Washington e il più anziano di tre fratelli, Haub è Ceo dell’azienda di famiglia, il gruppo Tengelmann, un colosso della distribuzione da oltre 80 mila dipendenti in mezza Europa: generi alimentari, prodotti tessili e non solo, con magazzini che vanno dalla Germania all’Ungheria, passando per Russia, Italia e Polonia.

La sua famiglia è inserita nella classifica delle più ricche al mondo dalla rivista statunitense di economia e finanza Forbes. “Ha la passione dello scialpinismo e delle gare, si stava preparando per la Patrouille des glaciers (gara svizzera in calendario dal 17 al 21 aprile, ndr). E si stava allenando sa solo, con abbigliamento leggero, da gara”, spiega Lucio Trucco, guida alpina del Cervino.

“E’ uno sciatore preparato ed esperto ma normalmente – sottolinea Favre – andava in quota con una guida di Zermatt”. Il suo passaggio in funivia, alle 8.35 di sabato, è l’ultimo segnalato sugli impianti. Alle 16 aveva un appuntamento in paese, ma non si è presentato.

Quel giorno il comprensorio di Zermatt era affollato, “ci sono tracce ovunque, difficile trovare la sua”, spiega Giovannini. A complicare il tutto, le nevicate. Dalla sera di sabato, il cellulare di Haub è irraggiungibile. L’allarme alle autorità italiane è arrivato domenica pomeriggio.