Allarme Oms, 500 intossicati per bombardamento a Duma

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ROMA. – Circa 500 intossicati e 43 morti riportano sintomi di intossicazione tipici delle armi chimiche. Questo il bilancio del bombardamento sulla città siriana di Duma, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che si dice “profondamente allarmata dal sospetto uso di sostanze chimiche tossiche”.

“Circa 500 pazienti – fa sapere in una nota – si sono presentati presso strutture sanitarie esibendo sintomi coerenti con l’esposizione a sostanze chimiche tossiche, come grave irritazione delle mucose, insufficienza respiratoria e interruzione del sistema nervoso centrale. Oltre 70 persone che si erano rifugiate negli scantinati sono morte, 43 delle quali con sintomi da esposizione a sostanze tossiche”.

Secondo le Nazioni Unite quelle chimiche, come il gas nervino, sono armi di distruzione di massa. A metterle al bando è stata una convenzione internazionale del 1993. “Qualsiasi utilizzo di armi chimiche è illegale ai sensi del diritto internazionale” a causa del “loro danno sproporzionato ai più anziani, i malati e i bambini”, ribadisce l’Oms, che ricorda come gli attacchi di sabato scorso abbiano colpito anche due strutture sanitarie.

Vista la situazione, commenta Peter Salama, direttore generale per la risposta alle emergenze, “l’organizzazione chiede l’accesso immediato e senza ostacoli all’area colpita, per fornire assistenza alle persone colpite, valutare gli impatti e dare una risposta globale di salute pubblica”.

Oltre a fornire risposta sanitaria agli sfollati e alle vittime di attacchi con armi convenzionali, l’Oms è impegnata, in Siria, nel potenziare le misure di salute pubblica contro l’uso di armi chimiche sin dal 2012, quando sono emerse le prime notizie sul loro utilizzo.

(di Livia Parisi/ANSA)

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