Italia avanti contro il cambio del clima, task force in campo

ROMA.- L’Italia mette in campo il più grande centro accademico di ricerca sui cambiamenti climatici, con una task force di esperti – climatologi, economisti, chimici, statistici – che elaborano ricerche nazionali e internazionali sull’interazione tra clima, ambiente, economia e società. Un lavoro utile alla politica, chiamata a decidere le strategie per prevenire ed affrontare i disastri naturali.

Il polo accademico si chiama “Cmcc@Ca’Foscari”, nasce dalla partnership tra Università Ca’ Foscari Venezia e la Fondazione Cmcc-Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e ha sede al Vega, il Parco Scientifico e Tecnologico di Marghera Venezia.

Una collaborazione, nata diversi anni fa e formalizzata oggi con l’inaugurazione del Centro di ricerca, che può contare sul supercomputer del Cmcc che si trova a Lecce, tra i più potenti in Europa tra quelli dedicati ai modelli di previsione del clima.

Oltre ai gruppi di ricerca, nel Cmcc@Ca’Foscari attrezzato con laboratori scientifici si formano esperti e fra le materie di studio si spazia dal paleoclima all’analisi degli impatti dei cambiamenti climatici, dalla gestione delle risorse idriche a quella dell’energia, alla gestione del rischio da disastri naturali, dalle valutazioni economiche delle conseguenze del cambiamento climatico alle relative proposte di policy, sia a livello nazionale che internazionale. In sostanza, la ricerca viene coniugata agli scenari di intervento e alla finanza applicata.

Il Dottorato in Science and Management of Climate Change, unisce scienza ed economia dei cambiamenti climatici, è unico a livello internazionale su questi temi e ha finora diplomato 50 dottori di ricerca (24 le nazionalità degli studenti) che oggi lavorano in ambito accademico e non accademico in tutto il mondo. Novità assoluta di quest’anno è il Master of Research in Science and Management of Climate Change, che arricchisce l’offerta formativa gestita dalla Challenge School di Ca’ Foscari.

“Lo studio dei cambiamenti climatici è sempre più determinante per capire che forma avrà il mondo del futuro, come saranno le nostre economie, le nostre società, quali saranno i problemi che avremo di fronte e quali scelte avremo a disposizione per risolverli” ha spiegato il presidente della Fondazione Cmcc Antonio Navarra rilevando che obiettivo del polo di ricerca “è trovare le migliori risposte a queste domande”.

(di Stefania De Francesco/ANSA)

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