Boungy: Goldman Sachs riceve $90 Mio per buoni PDVSA

Il gruppo bancario americano avrebbe ricevuto 90 milioni di dollari USA per i buoni PDVSA comprati a maggio 2017 per $ 2.800 milioni, nel bel mezzo delle proteste che hanno lasciato più di cento morti.
Il gruppo bancario americano avrebbe ricevuto 90 milioni di dollari USA per i buoni PDVSA comprati a maggio 2017 per $ 2.800 milioni, nel bel mezzo delle proteste che hanno lasciato più di cento morti.

CARACAS.-Stando alla ditta di analisi finanziarie Boungy, $90 mio del buono Pdvsa 2010 sarebbero stati incassati da Goldman Sachs. I buoni sono stati comprati da Sachs durante il periodo delle proteste contro il governo, una operazione duramente criticata dall’opposizione venezuelana. I buoni sarebbero stati comperati a 31 centesimi/$1, per un totale di $ 865 mio.

E con questo acquisto, Goldman Sachs avrebbe apportato denaro all’esecutivo venezuelano. Una parte dei 90 mio sarebbe avvenuta lo scorso novembre ma sembra non sia stata portata a termine allora per la paura di incorrere nelle misure sanzionatorie imposte dagli USA.

Le sanzioni proibiscono di fare nuovi affari con il debito sovrano venezuelano, quindi con l’acquisto di obbligazioni ed il pagamento dei dividendi.

Obbligazioni in difficoltà

Secondo un recente studio fatto dall’università Duke, alcuni buoni come il Pdvsa 2014 che scade nel 2022, hanno incontrato difficoltà di transazione nel mercato. Altri sono stati venduti a prezzi stracciati appunto per il timore di acquistarli, e sembra che alcuni specialisti si siano anche rifiutati di valutarli.

Sotto osservazione rimangono i coupons Pdvsa 2027 e Pdvsa 2037 che avrebbero dovuto essere stati saldati per un totale di $121,8 mio.

E un altro buono da osservare è quello di ELECAR che il governo doveva saldare lo scorso martedì per 650 mio di capitale e 27,6 mio di interi.

Il debito

Quindi, il debito aumenta. Secondo l’economista Alejandro Grisanti, il governo non ha pagato una cifra di debito vicina   $ 3000 mio. Inoltre, l’economista pensa che se non si saldano i debiti,il paese corre il rischio di essere querelato.

Della stessa opinione è l’analista finanziario José Ignacio Guarino che aggiunge anche il fatto che non si dispone di informazione veritiera sul tema delle obbligazioni scadute e su come il governo lo stia affrontando. Dunque, l’atteggiamento dell’esecutivo non incute fiducia verso gli investitori che non sanno da che parte voltarsi.

E malgrado l’esecutivo abbia ricevuto qualcosa da Goldman Sachs, i benefici non li ha certo visti il settore economico privato per il quale non si sono visti esborsi, ha evidenziatoGrisanti.

Alcune fonti, come Caracas Capital Market, segnalano che il Venezuela avrebbe smesso di pagare i detentori dei buoni sovrani da novembre 2017.