Pieno di utili per le banche Usa, ma crollano in Borsa

Una persona cammina in Wall Street, sede della borsa di NY, con la bandiera americana.
Una persona cammina in Wall Street, sede della borsa di NY, con la bandiera americana.

NEW YORK. – Il pieno di utili non basta alle banche americane. Nonostante le trimestrali oltre le attese JPMorgan, Citigroup e Wells Fargo calano in Borsa. A pesare sono le attese su una possibile maxi multa da un miliardo di dollari per Wells Fargo, che rischia di dover rivedere i conti, e le parole di Jamie Dimon.

“Il 2018 è iniziato in modo positivo” afferma l’amministratore delegato di JPMorgan, constatando però una crescita ”piatta” dei prestiti e un contesto ”altamente competitivo”. Parole che lasciano intravedere possibili difficoltà nei prossimi mesi. E che spingono i titoli sotto pressione: JPMorgan perde il 2,51%, Citigroup il 2,05% e Wells Fargo il 2,97%.

Pesanti anche gli altri colossi di Wall Street, con Goldman Sachs che arretra dello 0,81%, in una giornata negativa per i listini americani alle prese con l’incertezza della crisi in Siria e le tensioni alla Casa Bianca, con l’attacco di Donald Trump all’ex direttore dell’Fbi James Comey.

JPMorgan archivia il primo trimestre con un utile netto in aumento del 35% a 8,7 miliardi di dollari: si tratta di un livello record che si traduce in 100 milioni di dollari di profitti realizzati per gli investitori ogni giorno. I ricavi sono saliti a 27,9 miliardi di dollari dai 25,6 miliardi dell’anno scorso e sopra le attese degli analisti, che scommettevano su 27,7 miliardi.

”L’economia globale continuare a fare bene e restiamo ottimisti sull’impatto della riforma delle tasse negli Stati Uniti” mette in evidenza Dimon. Trimestre sopra le attese anche per Citigroup: l’utile netto è salito del 13% a 4,62 miliardi di dollari, grazie al miglioramenti dell’efficienza operativa della banca. I ricavi sono saliti del 3% a 18,87 miliardi di dollari.

”I risultati mostrano la nostra abilità di portare risultati sia agli azionisti sia ai clienti” afferma l’amministratore delegato Mike Corbat. Per Wells Fargo i risultati sopra le attese sono una magra consolazione: rischiano di dover essere rivisti alla luce della maxi multa da un miliardo di dollari che le autorità americane stanno valutando. L’utile netto è salito da 5,6 miliardi a 5,9 miliardi di dollari ma – spiega la banca – è ”soggetto a cambiare”.

I ricavi sono scesi dell’1% a 21,9 miliardi. Wells Fargo e’ impegnata a tagliare i costi, ma le spese legali e i costi associati ai suoi problemi con le autorità continuano ad aumentare, fino a raggiungere i 14,2 miliardi nel primo trimestre.

”Ho fiducia nel fatto che la nostra squadra trasformerà Wells Fargo in una società migliore, più forte” mette in evidenza l’amministratore delegato Tim Sloan. Wells Fargo è stata travolta dallo scandalo dei conti correnti finti aperti all’insaputa dei clienti, ma anche da quello delle commissioni sui mutui delle assicurazioni per i servizi finanziari sulle auto.