F1 Cina: acuto Ricciardo, Verstappen affonda Vettel

La partenza del GP di Cina con le Ferrari davanti a tutti. (Foto ANSA)

ROMA. – Sebastian Vettel e la Ferrari hanno mancato il colpo del tris che la prima fila rossa a Shanghai aveva fatto sperare, ma il Gp della Cina, se ha deluso i ferraristi – il terzo posto di Kimi Raikkonen certo non pareggia l’ottavo del tedesco – ha appassionato. ‘Merito’ della safety car, entrata a metà gara per un incidente nelle retrovie, e dell’immaturo Max Verstappen, che ha rovinato la gara di Vettel cercando un sorpasso impossibile dopo aver provato a fare lo stesso con Lewis Hamilton, risvegliatosi solo in quel momento in una giornata pigra.

A uscirne vincitore, Daniel Ricciardo, ormai maestro del sorpasso adrenalinico ma corretto, grazie anche ad un colpo di genio del muretto Red Bull, che stavolta nel ‘Gp Strategia’ ha battuto la Ferrari e una Mercedes che per la prima volta da anni manca la vittoria per la terza gara di fila. L’australiano, al sesto successo in carriera, ha preceduto Valtteri Bottas con la Mercedes e la Ferrari di Raikkonen, per una classifica che vede sempre Vettel davanti a tutti, con nove punti su Hamilton, 14 sul finlandese della Mercedes, 17 su Ricciardo e 24 su Raikkonen.

Verstappen, che ha definito il suo avvio di stagione ‘uno schifo’, ha gettato al vento con una scelta irragionevole anche la possibile doppietta Red Bull ed era evidente al termine la tensione nei suoi confronti tra i leader del team. Era il 44/o giro quando l’olandese ha sbagliato il sorpasso su Vettel alla curva 14 – fotocopia dell’azione tra le due Toro Rosso di Gasly e Hartley alla 30/a tornata che ha determinato l’ingresso della safety car e cambiato volto alla gara – danneggiando la Rossa e costringendo il leader del mondiale “a cercare di sopravvivere”.

Vettel era partito bene, stringendo un po’ Raikkonen e cercando l’allungo su Bottas che gli si era accodato, ma quando è uscito dall’unico pit stop previsto, al 21/o giro, si è trovato davanti la Mercedes del finlandese, che fermandosi prima aveva spinto alla morte. Una vera sorpresa, e il ritmo della Ferrari non sembrava tale da promettere un facile riscatto.

La safety car per il pasticcio delle Toro Rosso ha riavvicinato tutti, riaprendo i giochi ma la Red Bull ha calato l’asso richiamando i suoi per un secondo pit stop. Da quel momento Ricciardo e Verstappen con le soft hanno preso a volare, Ferrari e Mercedes stavano alla finestra. L’australiano però non ha sbagliato una mossa, entusiasmando tutti mentre infilava uno dopo l’altro Hamilton, Vettel e Bottas.

L’olandese è ricaduto invece nei soliti errori. Vettel lo ha perdonato “cose che succedono in gara”, ma guardare il podio da così lontano di certo non gli è piaciuto. La Ferrari ha perso per un punto il comando della classifica costruttori in favore della Mercedes, che peraltro a Shanghai non ha proprio impressionato, tanto più per lo scialbo quarto posto di Hamilton, confermando che la sua superiorità non è più totale.

Il bilancio del weekend non è positivo nemmeno per Maranello, perchè le premesse erano ben altre. La crescita, specie in qualifica, è però netta e darà ancora frutti. Tra due settimane, a Baku, Ricciardo cercherà di ripetere il successo dello scorso anno e forse anche di lui bisognerà d’ora in poi tener conto.

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