Niente resa, Sarri psicologo per motivare il Napoli

Sarri carica il Napoli in allenamento.

NAPOLI. – “La lotta scudetto è ancora aperta”. E’ Marek Hamsik a certificare la voglia del Napoli di non mollare. Ora per il finale di campionato – nella settimana che porta al big match con la Juventus – serve il Sarri tattico, ma serve ancora di più il Sarri psicologo. Il vero rischio, all’indomani del pareggio di San Siro con il Milan e della contemporanea vittoria dei bianconeri sulla Sampdoria, che ha portato il vantaggio della capolista sugli inseguitori a sei lunghezze, è un crollo nelle motivazioni.

Gli azzurri ci credono ancora o pensano invece che tutto sia perduto e che non resta che accontentarsi del secondo posto in campionato? Da ciò che traspare ufficialmente, la tendenza sarebbe quella di non alzare bandiera bianca, ispirandosi ai soliti luoghi comuni calcistici sull’argomento e, in particolare, a quello che dice che fin quando non c’è la certezza matematica di un risultato ancora tutto è possibile.

In realtà, però, già nel dopopartita di San Siro qualche faccia appariva rassegnata. La voce ufficiale della squadra, come sempre all’indomani di una partita, è stata appunto quella del capitano. Hamsik ha infatti l’abitudine di pubblicare sul proprio sito ufficiale un breve commento sull’accaduto. E le sue parole sono un invito rigoroso a tutta la squadra a non abbassare la guardia e, anzi, a continuare a lottare con tutte le forze, perchè nulla è ancora definitivamente perduto.

”Lotta scudetto? E’ ancora aperta. Fino alla fine del campionato ci sono in gioco ancora 18 punti. E lotteremo fino alla fine” scrive Hamsik. ”Abbiamo avuto una chance di segnare contro il Milan – aggiunge lo slovacco – ma senza gol non si vince. Dispiace aver perso due punti. Ora dobbiamo pensare alla gara in casa contro l’Udinese in programma mercoledì prossimo. Vogliamo rendere felici i nostri tifosi con una vittoria”.

La teoria dei più ottimisti, anche tra i tifosi azzurri, è che tutto dipenderà dal risultato della sfida di domenica sera all’Allianz Arena di Torino. Se ad esempio il Napoli vincesse con un punteggio più favorevole rispetto allo 0-1 subito all’andata dai bianconeri, rimarrebbe a soli tre punti dalla capolista che nelle rimanenti quattro giornate di campionato sarà impegnata in trasferta con Inter e con Roma dove una sconfitta, in teoria, ci può stare. Ragionamento non del tutto campato in aria.

Il problema vero, ovviamente, è andare a vincere fuori casa con la Juventus, non proprio una passeggiata, considerato anche lo stato di forma dei bianconeri e di contro la fase involutiva che sta attraversando oggettivamente il Napoli, soprattutto nel suo gioco d’attacco.

Dopodomani, intanto, c’è da superare l’ostacolo Udinese, una squadra che sta perdendo da troppe giornate consecutive per non pensare che a Napoli verrà a giocare, per così dire, una partita guardinga. E allora il discorso Juventus deve essere inevitabilmente rinviato. Ma solo di qualche ora.

Da giovedì mattina ci si prepara alla sfida finale. O la va o la spacca. Per quanto riguarda la questione contratto di Sarri, l’allenatore è uscito allo scoperto nel post partita facendo capire che lui è pronto a sottoscrivere un nuovo accordo ma a patto che De Laurentiis si impegni a migliorare la rosa. L’unico suo obiettivo è dare soddisfazione ai tifosi, cosa possibile.

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