Inter show: ritrova gol e Icardi, ora è terza

la gioia di Marcelo Brozovic abbracciato dai compagni dopo il gol. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

MILANO. – Un ‘martedì’ da leoni per un’Inter che serve il poker e sa trovare la cura a ogni male, anche al ‘mal di gol’. Quattro volte a segno ma lo ‘score’ poteva essere molto più rotondo contro un Cagliari annichilito e azzerato che, quasi inspiegabilmente, non tira mai in porta. E’ la notte dei miracoli ed è la festa di Luciano Spalletti che non predica nel deserto.

L’Inter sale in classifica ed è terza con 63 punti, due in più della Roma e della Lazio. E’ sempre magia Icardi (25 gol in serie A) che spezza il lungo digiuno, prodezza di Cancelo che porta la sua squadra in vantaggio dopo appena due minuti. Dopo arrivano la pennellata d’autore di Brozovic e la zampata finale di Perisic.

Amarezza e sconforto per Gagliardini, uscito in barella e le cui condizioni saranno valutate nei prossimi giorni. Karamoh perde la chance di essere protagonista. Nel complesso, la ruota sembra girare e l’Inter torna a navigare in favore di vento.

Cinquantamila tifosi gioiscono, si divertono e, come a Firenze, prendono di mira Buffon: anche a San Siro va in onda il tormentone ‘insensibile’ quando viene annullato un gol in netto fuorigioco di Karamoh e quando la Var non concede un penalty all’Inter per un fallo di mano in area.

Emozioni, show e tanto spreco che alla fine però passa in giudicato, visto il risultato. La Champions è più vicina per i nerazzurri che devono affrontare il Chievo a Verona, poi la Juventus in casa. Infine, Udinese, Sassuolo e Lazio. Una corsa a perdifiato con qualche novità e una sorpresa, quella di Karamoh titolare al quale però arriva una tiratina d’orecchie da Castan e anche da Spalletti. Il giovane francese esagera con i leziosismi ma le qualità e il potenziale ci sono.

Cancelo segna la sua prima rete con la maglia dell’Inter, gol con dedica alla mamma scomparsa nel 2013 in un incidente stradale dal quale lui esce illeso. Rafinha si conferma regista di un grande film, forse quello della Champions.

L’Inter passa subito in vantaggio, sfruttando una palla inattiva: cross tagliato di Cancelo dalla sinistra, nessuno la tocca e la sfera termina in rete con Cragno disorientato dal movimento di Icardi nell’area piccola. I nerazzurri dominano e creano un’impressionante mole di occasioni. Karamoh è croce e delizia: funambolico al punto di irridere l’avversario (Castan lo rimprovera), ma sotto porta pecca di precisione. Manca un comodo tap in su assist di Icardi (13′) e poi scheggia la traversa da posizione favorevole su cross di D’Ambrosio (21′).

L’Inter schiaccia i sardi, perde per infortunio Gagliardini (36′, sostituito da Borja Valero) e si vede annullare il raddoppio nel recupero, quando Karamoh batte Cragno su una sponda di Icardi ma si trova in posizione di fuorigioco. San Siro imita il Franchi e parte il coro ”insensibile”, sfottò verso Buffon.

Avvio shock anche nella ripresa per il Cagliari: al 5′ Rafinha serve Icardi che fredda Cragno con un preciso tocco di destro. I cambi (Faragò e Lykogiannis per Sau e Padoin) non scuotono il Cagliari che incassa anche il terzo gol (al 15′) da Brozovic, autore di una perfetta conclusione a giro dal limite. Il croato si fa poi ammonire per un fallo inutile.

L’Inter macina gioco e si diverte, il Cagliari non si vede mai dalle parti di Handanovic, inoperoso con zero parate. Nel finale c’è spazio anche per la Var ma Pasqua non ravvisa gli estremi del rigore per il fallo di mano di Andreolli. Il poker lo cala Perisic al 90′ con un preciso diagonale mancino scoccato dal limite, su schema da calcio da fermo. Per una notte almeno l’Inter è terza. San Siro gongola e spera di tenere la posizione fino al rush finale.