Trump accelera sul summit con Kim, Pompeo a Pyongyang

WASHINGTON. – Sembra sempre più vicino e probabile lo storico summit fra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-un dopo la rivelazione che nel weekend di Pasqua il capo della Cia e segretario di Stato in pectore Mike Pompeo è volato in missione segreta a Pyongyang e ha incontrato Kim. Una notizia anticipata dal Washington Post e confermata poi da Trump in un tweet.

L’incontro fra Pompeo e Kim “è filato via liscio e si è creato un buon rapporto”, ha scritto il tycoon. “Ora si lavora sui dettagli del summit. La denuclearizzazione sarà una grande cosa per il mondo, ma anche per la Corea del Nord!”, ha cinguettato il presidente, che ha già indicato l’inizio di giugno come data probabile per il vertice. Eccolo quindi l’incontro di altissimo livello cui Trump si riferiva parlando con i giornalisti ieri a Mar-a-Lago a margine del suo incontro con il premier giapponese Shinzo Abe.

Con un piccolo giallo che ha tenuto banco per alcuni minuti per un “sì” soffiato dal tycoon a chi gli chiedeva se avesse mai parlato direttamente con Kim. Probabilmente una domanda capita male: fatto sta che la Casa Bianca, dopo i flash di tutte le principali agenzie internazionali, è stata costretta a diffondere una nota di smentita. Poi un’altra correzione su una svista di Trump, evidentemente, che nel tweet su Pompeo e Kim ha parlato dell’incontro avvenuto “la scorsa settimana”, mentre ha avuto luogo nel weekend di Pasqua.

Al di là di tutto però, la notizia è che i preparativi fervono, con gli occhi puntati anche sulla possibile location dell’evento: lo stesso Trump ha parlato di cinque opzioni, mentre la Cnn ha ricordato che nell’ultimo mese fonti informate hanno indicato svariate possibilità: c’è dentro di tutto, dalla zona demilitarizzata fra Nord e Sud Corea a una capitale neutrale in Europa (come Stoccolma o Ginevra), oppure a bordo di una nave. Tra le ipotesi anche Seul o addirittura, azzarda qualcuno, Pyongyang, scelta quest’ultima che sembra però improbabile.

L’incontro tra Pompeo e Kim conferma comunque che la strada utilizzata dalla Casa Bianca per aprire al dialogo con la Corea del Nord è stata più quella dell’intelligence che il tradizionale canale della diplomazia: Pompeo avrebbe raggiunto un accordo per la sua visita a Pyongyang proprio grazie ai contatti tra la Cia e i servizi nordcoreani.

Il dossier nordcoreano sta ovviamente a cuore anche alla Cina. Il presidente cinese Xi Jinping, dopo la recente missione di Kim a Pechino, si prepara a ricambiare la visita. Forse dopo il summit fra Trump e Kim, riferisce la Cnn, citando un funzionario non meglio identificato.

Ma prima gli occhi di tutti, da Washington a Pechino, saranno puntati sul summit della settimana prossima (il 27 aprile) tra il capo nordcoreano e il presidente della Corea del Sud Moon Jae-in, che – ha fatto sapere Seul – sarà trasmesso in parte in diretta tv, a partire dal primo incontro tra i due leader nel villaggio di Panmunjom, al confine.

Un faccia a faccia cruciale sul cammino della distensione, con Trump che a questo punto non ha nascosto l’auspicio di una vero e proprio trattato di pace che ponga fine al conflitto nella penisola coreana e sostituisca l’armistizio che fermò la guerra nel 1953, siglato anche da Usa e Cina. Per questo un nuovo accordo dovrà avere la firma anche di Washington e Pechino.

(di Anna Lisa Rapanà/ANSA)

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