Minacce e offese a professore di Lucca, tre studenti indagati

LUCCA. – Sono tre gli studenti, tutti minorenni, di una classe dell’Itc Carrara di Lucca, finiti nel registro degli indagati dopo la registrazione e la diffusione sui social del video in cui uno di loro offende e minaccia pesantemente un professore. “Prof non mi faccia incazzare, non mi faccia incazzare. Mi metta sei, lei non ha capito nulla, chi è che comanda? chi è che comanda? In ginocchio!”, dice uno dei tre ‘bulli’ della classe dopo una verifica puntando il dito contro il docente, 64 anni di Lucca, che allarga le mani sconsolato.

In breve i video sono diventati virali e la procura aveva già aperto un’inchiesta. Però, anche il preside della scuola ha presentato una formale denuncia. Era stato proprio uno di questi video, dopo che la notizia pubblicata ieri su La Nazione, (e oggi ripresa da altri quotidiani) a far scattare d’ufficio le indagini di Digos e polizia postale.

Il professore non aveva portato a conoscenza neppure alla dirigenza scolastica di ciò che era accaduto in classe e in molti si chiedono perchè lui stesso non abbia denunciato gli studenti. Di certo non tutta la classe è coinvolta: nel video si nota in sottofondo una prima reazione di sdegno da parte di qualcuno dei compagni, anche se non c’è grande empatia verso il professore che avrebbe parlato a qualcuno delle scuse dello studente.

Il consiglio di classe, che si riunirà venerdì, quasi certamente procederà con una sospensione dalle lezioni dei ragazzi coinvolti. Una prima punizione per loro che poi, molto probabilmente, dovranno rispondere anche davanti alla giustizia. Punizioni che vengono chieste anche dalla politica: “L’episodio della scuola di Lucca ci dimostra ancora una volta che siamo di fronte a un’emergenza educativa: occorre intervenire in maniera netta e decisa per contrastare con forza le azione di violenza, anche solo verbale, che arrivano dai ragazzi, anche attraverso un percorso educativo. Credo sia necessaria una punizione giusta e ferma che sia realmente educativa”, dice Gabriele Toccafondi, sottosegretario al Miur che pensa per loro a un percorso sociale.

“Sconcertata” si dice la capogruppo della Lega al Consiglio regionale della Toscana Elisa Montemagni: “è necessario introdurre appositi corsi di educazione civica, fin dagli anni delle elementari, e che i genitori siano maggiormente attenti e meno permissivi nei confronti di figli che, poi, assumono, inevitabilmente, atteggiamenti così dispotici ed indegni verso i propri insegnanti”.

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