Industria 4.0: +11% di investimenti in tecnologie digitali

Una catena di montaggio in uno stabilimento automobilistico.
Una catena di montaggio in uno stabilimento automobilistico.

TORINO. – A oltre un anno dall’avvio del piano Calenda grandi imprese e pmi scommettono sulle tecnologie digitali: gli investimenti sono aumentati dell’11% e sono raddoppiate le aziende che per crescere puntano sulla ricerca e sviluppo. I dati di Ambrosetti fanno da sfondo alla fiera A&T, al via all’Oval Lingotto di Torino. Al Salone – dove viene presentata una vera e propria Smart Factory, realizzata con il Digital Innovation Hub Piemonte di Confindustria – partecipano circa 400 aziende, delle quali 50 provenienti dall’estero.

Protagonisti sono i robot: accanto a Pepper, licenziato a settembre dal supermercato di Edimburgo, dove aveva cominciato a lavorare e assunto da A&T per accogliere i visitatori, c’è il robot che prepara i cocktail e ci sono gli umanoidi collaborativi che aiutano gli operai nel loro lavoro. “I dati sono molto incoraggianti: oltre la metà delle imprese – spiega Filippo Peschiera, responsabile Piani Industriali ed Esecuzione di Ambrosetti – ha avviato o sta avviando progetti 4.0 e il 6% li ha ampiamente introdotti. Solo il 40% deve ancora iniziare il percorso. A fronte di questa realtà gli investimenti fissi lordi, escludendo i mezzi di trasporto, sono aumentati dell’11%, pari a 80 miliardi a valore. L’altro dato che fa notare un cambio di passo da parte delle imprese che vogliono dare un nuovo impulso al proprio processo produttivo è l’incremento nelle attività di ricerche sviluppo, vera leva nei processi di novazione. È più che raddoppiato nell’ultimo anno il numero dei imprese che ha beneficiato del credito d’imposta R&Srispetto al 2016”.

“Il 2017 è stato l’anno degli investimenti, delle macchine, dell’iperammortamento e del superammortamento, il 2018 è l’anno della formazione con gli incentivi attraverso il credito d’imposta. Questo vuol dire avere dato al Paese gli strumenti per ripartire”, sottolinea Marco Taisch, responsabile dell’Osservatorio Industria 4.0 e presidente del Comitato Scientifico di A&T.

Nessun pericolo per l’occupazione: “le tecnologie innovative sostituiranno l’uomo nei lavori ripetitivi e usuranti. Sono una grande opportunità. Non vedo pericoli per i posti di lavoro”, osserva Luciano Malgaroli, amministratore delegato della Fiera A&T. “Le aziende che non useranno le nuove tecnologie – afferma – non saranno più competitive e perderanno comunque posti di lavoro, mentre quelle che investiranno cresceranno e avranno più occupati. I robot miglioreranno la qualità del lavoro”.

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