Draghi: “Nell’Eurozona crescita robusta, ma serve pazienza”

Mario Draghi

WASHINGTON. – La crescita di Eurolandia è robusta e il momento positivo continuera’ anche se alcuni indicatori sembrano suggerire il raggiungimento del picco del ciclo. Mario Draghi invita però di ”pazienza, perseveranza e prudenza” nella politica monetaria: gli stimoli sono ancora necessari e il piano di acquisti andrà avanti a un ritmo di 30 miliardi fino alla fine di settembre e anche oltre se necessario.

Il presidente della Bce traccia il quadro della situazione europea nel discorso depositato all’Imfc, il braccio esecutivo del Fmi. E avverte: preservare scambi commerciali aperti e liberi è cruciale per la crescita globale, e di conseguenza per Eurolandia. ”Gli sviluppi positivi nell’area euro non sono indipendenti dalla ripresa globale” dice Draghi, osservando come la sostenuta ripresa che l’Europa sta sperimentando si è tradotta in un sostanziale miglioramento del mercato del lavoro, anche se l’inflazione resta sotto il target del 2%.

Il sistema bancario – dice Draghi – è migliorato ma continua a trovarsi a far fronte ad ”alcune sfide strutturali”che pesano sulle ”prospettive di redditività”. Fra queste i non performing loan, il cui livello resta alto in alcuni paesi. Draghi precisa poi come la politica monetaria da sola non basta: servono ”decisivi contributi” per aumentare il potenziale di crescita nel lungo termine e ridurre le debolezze.

”Le attuali favorevoli condizioni economiche, e in un contesto di stabilita’ politica, dovrebbero aiutare i paesi dell’area euro all’attuazione di riforme”, aggiunge. Un’idea condivisa dal Fmi, secondo il quale i paesi dell’area euro dovrebbero spingere sul pedale dell’acceleratore delle riforme nell’ambito della crescita robusta che stanno sperimentando. Un invito che Poul Thomsen, il responsabile del Dipartimento Europeo del Fondo, rivolge soprattutto all’Italia.

”E’ essenziale che non si inverta rotta sulle riforme” afferma Thomsen, dicendosi fiducioso sul fatto che anche il prossimo governo continuerà su questa strada in modo ”graduale e continuo”. ”L’Italia ha portato avanti delle importanti riforme negli ultimi anni: dalla riforma del lavoro a quelle delle pensioni. E questa è una delle ragioni per cui è cresciuta in modo robusto negli ultimi due anni e ha approfittato della ripresa europea” aggiunge Thomsen.

Ad augurarsi che l’Italia non abbandoni la strada dell’aggiustamento di bilancio, con la riduzione del debito, e delle riforme è anche il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. L’Europa sta sperimentando la crescita piùlevata degli ultimi dieci anni, sottolinea il commissario europeo agli Affari Economici, Pierre Moscovici. Una crescita sulla quale non dovrebbe pesare una guerra commerciale: ”non ce n’è né bisogno né giustificazione. L’Europa punta a un’esenzione totale e permanente” dai dazi dell’amministrazione Trump. Un messaggio che l’Europa compatta, con l’appoggio del Fmi, punta a far risuonare a Washington in attesa delle missioni in programma la settimana prossima della cancelliera tedesca Angela Merkel e del presidente francese Emmanuel Macron.

(dall’inviata Serena Di Ronza/ANSA)

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