Nella saliva le spie delle malattie, scovate dalla luce

ROMA. – Potrà bastare un laser per diagnosticare dalla saliva o dal sangue le malattie prima che compaiano i sintomi: la sua luce infatti scova le minuscole variazioni nelle dimensioni delle cellule, che possono essere legate a una risposta del sistema immunitario e segnalare un problema di salute. La tecnica, descritta dai ricercatori russi del Politecnico di San Pietroburgo sul Journal of Physics: Conference Series, può aiutare nella diagnosi precoce di molte malattie immunitarie.

La saliva contiene le stesse proteine immunitarie del sangue, ma è molto più facile ed economica da analizzare. Il metodo sviluppato dagli studiosi russi, guidati da Elina Nepomnyashchaya nell’ambito del Progetto 5-100, funziona con la saliva e il sangue. Consiste nell’illuminare un campione con la luce del laser, e poi analizzare come questa viene dispersa e sparpagliata dalle proteine. Un rilevatore registra come cambia l’intensità della luce riflessa, determinando le dimensioni delle particelle in circolazione nel liquido da analizzare.

Le dimensioni delle proteine cambiano infatti durante l’attivazione del sistema immunitario, perché si legano e diventano più grandi. Non solo. La composizione dei fluidi biologici può cambiare a seconda delle persone e del tipo di malattia. Grazie a tutte queste variazioni è possibile così capire se il corpo sta reagendo alle infezioni in modo appropriato e diagnosticare la malattia.

Con questo metodo inoltre si possono testare anche i farmaci sui fluidi biologici della singola persona. “Il nostro è un metodo economico ed efficace di diagnosi precoce delle malattie. Serve un laser, un ricevitore e un programma per l’analisi dei dati. Durante le visite mediche di routine – commenta Nepomnyashchaya – si potrebbe testare la saliva del paziente, e scoprire così la malattia prima che compaiano i sintomi

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