Wall Street a picco, Trump e Macron affondano il greggio

Schermo gigante con l'immagine del presidente Donald Trump annunciando le riforme economiche, sullo sfondo schermi con i valori della borsa.
Schermo gigante con l'immagine del presidente Donald Trump annunciando le riforme economiche, sullo sfondo schermi con i valori della borsa. ()Immagine d'archivio)

NEW YORK. – Martedì nero per i titoli tecnologici che affondano Wall Street, col Dow Jones che arriva a perdere 600 punti e il Nasdaq mai così in affanno nelle ultime settimane. I cosiddetti FANG – l’acronimo per indicare i titoli di Facebook, Amazon, Netflix e Google, quelli che hanno dominato le contrattazioni negli ultimi 9 anni alla Borsa di New York – sono arrivati a perdere in un solo giorno ben 88,4 miliardi di dollari del loro valore.

La perfomance peggiore è stata quella di Netflix che è arrivata a cedere il 5,1%, seguita da Alphabet di Google (con un picco negativo di -4,8%) e dai colossi di Jeff Bezos (-3,9%) e di Mark Zuckerberg (-3,5%). Male anche Apple che è’ arrivata a perdere l’1,7%.

Ma a pesare sull’andamento di Wall Street anche il rendimento dei titoli del tesoro americano a dieci anni, il più importante standard preso a riferimento per fissare il tasso dei mutui e di altri strumenti finanziari: rendimento che ha sfondato la soglia psicologica del 3% per la prima volta dal gennaio del 2014.

Secondo gli osservatori il balzo in avanti potrebbe innescare una reazione negativa sui mercati finanziari, ed è dovuto sia ai segnali che indicano un aumento dell’inflazione sia alla possibilità che la Fed acceleri sulla strada del rialzo dei tassi quest’anno.

Sullo sfondo – spiegano gli analisti – ci sono anche le aspettative per un allentamento delle tensioni geopolitiche e per una possibile ricomposizione delle recenti tensioni commerciali, soprattutto tra Stati Uniti e Cina per la vicenda dei dazi e delle tariffe.

Intanto dopo che Donald Trump ed Emmanuel Macron hanno lasciato intravedere spiragli per un accordo sul nucleare dell’Iran sempre a New York è crollato il prezzo del petrolio. che ha chiuso a 67,70 dollari al barile (-1,4%). Ride invece Piazza Affari che chiude ai massimi da metà luglio del 2015, con l’indice Ftse Mib che ha superato i 24 mila punti.

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