Figc: “Ancelotti ct? A fine aprile sapremo di più”

Carlo Ancelotti

ROMA.- Un nome in pole (Carlo Ancelotti), una data sicura (il 20 maggio) e una scadenza ravvicinata (la fine del mese) che diraderà di molto la nebbia sul futuro ct della nazionale. A sbilanciarsi è il commissario straordinario della Figc, Roberto Fabbricini, all’indomani del vis-a-vis con Carlo Ancelotti – uno dei nomi ‘forti’ della rosa federale -, incontrato a Roma, presente anche il vicecommissario, Alessandro Costacurta.

Quello di lunedì all’Hotel Parco dei Principi di Roma “è stato solo un approccio”, garantisce all’Ansa Fabbricini, che però un po’ si sbilancia: “A me sembra che a lui l’idea di fare il ct della nazionale piaccia”.

“E’ stato solo il tempo di un caffè – chiarisce – non abbiamo parlato di cifre. Lui, che era a Roma per motivi familiari, ora torna in Canada e siamo rimasti d’accordo di risentirci prima di fine aprile. Ecco, diciamo che entro quella data ne sapremo di più…”.

Dopo i primi ‘pour parler’ e i primi sondaggi, Fabbricini e Costacurta sarebbero adesso passati all’affondo decisivo, quantomeno per restringere al massimo la scelta del dopo-Ventura (l’attuale ct Gigi Di Biagio, figura anche lui nella short list) che vede il tecnico di Reggiolo davanti a tutti.

“Ancelotti ha chiesto a Costacurta di prendere un caffè, ci siamo visti brevemente, ma ho incassato l’impressione che a lui la cosa piaccia molto – aggiunge il commissario Figc – Non si può però aprire il discorso seriamente in così poco tempo. Ho detto solo che c’è un budget nel bilancio federale per sei mesi, fino alla fine dell’anno, ma non va tutto su un conto: è comprensivo di tante voci legate alla nazionale, allo staff, non è una grandissima cifra. Gli ho detto che tecnici come Lippi e Prandelli non prendevano i soldi che potevano prendere in club italiani. Ma la panchina azzurra ha un valore che va ben oltre quello economico”.

Ancelotti è però ancora legato al Bayern: “Mi ha ribadito che ha il contratto che scade il 31 luglio – ricorda Fabbricini – ed è risolvibile nel caso in cui il Bayern venisse eliminato dalla Champions. Se vengono eliminati dal Real (il ritorno il 1 maggio a Madrid, ndr), il suo contratto si interrompe per natura e questo ci potrebbe avvantaggiare per la scadenza del 20 maggio – aggiunge – Ma bisogna avviare un discorso serio, può darsi poi che quando ci mettiamo intorno a un tavolo per vedere la disponibilità ci areniamo. L’idea però lui non la butta al mare, il discorso panchina azzurra gli piace. Oltre non siamo andati. Abbiamo detto che ci saremmo risentiti – conclude Fabbricini – certo è che se dobbiamo parlarne va fatto in un futuro prossimo, gli ho detto alla fine di questo ponte di aprile”.

Più diplomatico Billy Costacurta che ha confermato la ‘dead line’ del 20 maggio e precisato che “non abbiamo potuto parlare di programma e della parte economica. Siccome siamo ligi alle regole, abbiamo parlato d’altro. E’ vero, c’è una visione che potrebbe vedere Carlo, come altri, sulla panchina azzurra ma le regole sono importanti e dobbiamo seguirle. Se ci sarà un incontro ufficiale? Sì, ma ancora non so quando. Confermo però il 20 maggio come termine ultimo per la scelta del ct”.

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