Consecomercio: il governo rimandi la riconversione monetaria

Anche Consecomercio condivide la proposta di differire il piano di riconversione monetaria proposto dal governo per il 4 giugno. “Il governo prima dovrebbe affrontare le urgenze provocate da una economia distorta” ha ribadito María Carolina Uzcátegui, presidente dell’ente.
Anche Consecomercio condivide la proposta di differire il piano di riconversione monetaria proposto dal governo per il 4 giugno. “Il governo prima dovrebbe affrontare le urgenze provocate da una economia distorta” ha ribadito María Carolina Uzcátegui, presidente dell’ente.

Caracas.- Il Consiglio Nazionale per il Commercio ed i Servizi, Consecomercio, segnala che la riconversione monetaria non aiuterebbe a risolvere i problemi che assillano il popolo venezuelano. Quindi, secondo María Carolina Uzcátegui, il deterioro della qualità di vita e l’impoverimento del paese non si alleviano con una riconversione monetaria di cui ben poco si sa.

Uzcátegui segnala che l’iperinflazione e la perdita del potere d’acquisto sono i problemi principali affrontati dai commercianti. E la presidente di Consecomercio, punta il dito contro il governo, ribadendo che non fa nulla per alleviare le urgenze provocate dalle distorsioni dell’economia nazionale.

A Consecomercio preoccupa che dopo la riconversione si ripeta la situazione “catastrofica” che ha provocato l’anno scorso l’annuncio del governo sul biglietto da 100. La banconota doveva sparire da circolazione ma ha provocato il caos.

“Sono persino morte delle persone per l’angoscia cheha causato la misura” ha ricordato.

Lavoratori nel settore rurale senza banche

Gli effetti della riconversione non si conoscono fino in fondo ha ribadito la Uzcátegui. Preoccupa il fatto che  il 70% dei lavoratori nel settore rurale non fa uso dei servizi bancari. Dunque, queste persone lavorano con il contante, e la riconversione potrebbe significare un inconveniente difficile da risolvere.

La presidente di Consecomercio si è nuovamente riferita al problema elettrico che affronta il paese, soprattutto nello Zulia dove per la mancanza di elettricità, i commercianti non possono utilizzare il pos.

E i risultati di una eventuale riconversione monetaria sull’economia nazionale sono incerti. Ma quelli dell’inflazione no.

 Prezzi maggiorati del 60% in Caracas

Secondo le stime dell’Osservatorio della Spesa pubblica del Centro per la Divulgazione dellaConoscenza Economica (CEDICE), l’inflazione si è duplicata durante le prime due settimana di aprile rispetto a quella registrata a marzo. Ed è, addirittura, quadruplicata da gennaio ad aprile (413,36%).

Dal 15 al 30 marzo, l’inflazione è aumentata del 20, 81%, mentre è arrivata al 37,33% nei primi quindici giorni di aprile.

Gli aumenti più marcati si sono avuti per i servizi (121,37%) e il cibo (68,68%). L’economista Óscar Torrealba ha segnalato un incremento dei prezzi dal 37,1% di marzo al 65,91% di aprile.

Al 31 marzo, il carrello della spesa per una famiglia di 3 persone, composto da beni e servizi, è stato di 44.930.025,96Bs.

I stime di CEDICE dovrebbero servire alla popolazione per calcolare l’impatto dell’inflazione sull’andamento dell’economia famigliare e all’esecutivo per il monitoraggio delle politiche economiche per combattere l’inflazione. Ma le politiche dell’esecutivo in questa materia si direbbero piuttosto “locali” e non “nazionali.” E molte famiglie sono obbligate a ripiegarsi sull’uso di monete locali percepite dal governo come strumenti per combattere l’inflazione. E nate per mascherare l’iperinflazione.

“El Zamorano” in Cojedes

Dunque, se il rimedio per l’inflazione sta nella creazione di monete locali, in Cojedes è apparso “El Zamorano”. Una moneta locale lanciata dal “Centro di Approvigionamento El Arañero” di Sabaneta, nel municipio Tinaco.

La moneta comunale funzionerà come metodo di pagamento alla pari della moneta nazionale Bolivar. Con “El Zamorano” i citttadini del municipio Tinaco potranno comperare prodotti calmierati e la “borsa CLAP”. Il valore del Zamorano è di 1 Bolivar.

“Caribe”, “Panal” e “Criptolago”

Il Zamorano non è l’unica moneta locale. Ne lpaese ne circolano delle altre: Caribe, Panal e Criptolago, tra le più conosciute.Tutte create per combattere l’inflazione. In Caracas, la sindaca Erika Farías ha messo in circolazione nel suo municipio il “Caribe” con banconote da 5, 10 ,20, 50 e 100; ognuna con il valore di 1.000 Bs.

Mentre il “Panal” funziona nel municipio Libertador, sempre a Caracas, e solo dentro una parrochia(23 de enero). Ogni Panal equivale a 5.000 bs.

La Criptolago,invece, funziona come moneta virtuale ed è stata creata dal Governatorato dello Zulia.Si dice che voglia servire per appoggiare il Petro, la prima criptomoneta emessa da un governo.

Giancarla Marchi