Berlusconi: “Per la gente il M5s è come Hitler”. Salvini: “Basta insulti”

ROMA. – Sentirsi come gli ebrei davanti ad Hitler. E’ questo “l’effetto” che il Movimento Cinque Stelle ha sulla gente secondo i racconti che vengono fatti a Silvio Berlusconi. Parole che il leader di Forza Italia racconta nel corso della visita ai luoghi dell’eccidio alle malghe di Porzus in provincia di Udine. Le parole del Cavaliere mandano su tutte le furie Matteo Salvini. Il leader della Lega bolla come “insulti”, le frasi invocando “il rispetto del voto degli italiani”.

E proprio per evitare, a due giorni dal voto nella Regione, di alzare ancora di più la tensione interna al centrodestra, l’ex premier si affretta a precisare prima tramite il suo staff e poi personalmente che quelle “non erano mie parole: ho solo riportato una frase che mi ha detto un signore di Pordenone”.

Una presa di distanza che comunque non nasconde il giudizio (fortemente negativo) che il leader di Forza Italia nutre nei confronti dei pentastellati. Approfittando dei festeggiamenti per il 25 aprile, Berlusconi chiama tutti i partiti “alla responsabilità. Siamo impegnati – ribadisce – a cercare solo una soluzione alla crisi politica, senza veti nè preclusioni”.

E per il leader azzurro l’unica strada resta quella di un governo a guida centrodestra. Ma è proprio sull’esito della fine della crisi che la coalizione continua ad essere divisa. E prova delle distanze interne è l’ipotesi sfumata sul nascere di un comizio unitario dei tre leader domani sera a Pordenone. A dividere le strade sono gli scenari per uscire dallo stallo: se il Cavaliere e Giorgia Meloni si dicono convinti che l’unica sia quella di tentare di trovare i numeri mancanti in Parlamento, Matteo Salvini continua a pensarla diversamente.

Il segretario del Carroccio ha deciso di tenersi qualche ora lontano dalle ‘beghe’ politiche (venerdì sarà in Friuli per l’ultimo giorno di campagna elettorale) e nel frattempo resta alla finestra ad attendere le ‘mosse’ del Movimento Cinque Stelle. Per la Lega un governo cinque stelle-Pd non ha nessuna chance di vedere la luce e che l’unico percorso possibile resta quello del dialogo con il centrodestra nel suo insieme. Nessun’altra ipotesi viene presa al vaglio: nè l’idea di un esecutivo con il Pd, nè tantomeno una soluzione alternativa come il governo del presidente.

E che il Cavaliere continui a non fidarsi fino in fondo dell’alleato lo dimostra la decisione di alzare di nuovo i toni contro i grillini. Il leader azzurro ribadisce di essere in campo per difendere “il Paese da un grande pericolo che avanza. Sta succedendo qualcosa – avvisa – che è davvero pericoloso”.

L’orizzonte per l’ex premier continua ad essere Sergio Mattarella. Berlusconi continua a ripetere ai suoi di fidarsi delle scelte del Quirinale convinto che il Colle saprà individuare la soluzione migliore per uscire dallo stallo. Per il leader di Fi il ritorno alle urne è assolutamente da evitare ecco perchè non ha mai nascosto la possibilità che il suo partito, per senso di responsabilità, possa avallare l’idea di un governo del Presidente.

(di Yasmin Inangiray/ANSA)