2018, PIL di America Latina: 1,4%

Una catena di montaggio in uno stabilimento automobilistico.
Una catena di montaggio in uno stabilimento automobilistico.

CARACAS – Il BBVA ha rivisto le sue previsioni per l’America Latina, calcolando un leggero calo del PIL per quest’anno. La banca spiega la diminuzione – da 1,7% a 1,4% – per via della siccità presente in Argentina e Uruguay che ha inciso negativamente nel settore agricolo.

Ma la variazione si può spiegare anche per via della situazione politica di alcuni paesi come il Perù, che ha sofferto le conseguenze di uno scandalo di corruzione legato all’ex presidente Pedro Pablo Kuczynski. Oppure la detenzione di Ignacio Lula da Silva in Brasile, o i processi elettorali che si avvicinano in paesi come la Colombia o il Messico.

Previsione migliore per il 2019

Malgrado la diminuzione, l’economista e capo del BBVA Research per America Latina, Juan Ruiz, mantiene l’opinione che la regione si sta ricuperando, sostenuta da una congiuntura mondiale favorevole, soprattutto, per quanto riguarda il settore dell’esportazione e l’aumento del prezzo delle materie prime.

Inoltre, Ruiz crede che l’America Latina ha resistito bene la volatilità e le tensioni economiche che si sono sviluppate nella regione e quindi mantiene l’idea che la crescita nel 2019 potrà raggiungere il 2,5%.

Attenzione al protezionismo

Nonostante ciò, l’economista ha avvertito che l’escalation protezionista di paesi come gli USA e la Cina potrebbe significare una minaccia per la crescita della regione.

Ma il protezionismo non è l’unico pericolo per una eventuale contrazione del PIL. Ruiz aggiunge anche le tensioni politiche e l’incapacità di portare a termine riforme che aiuterebbero a impulsare le economie regionali. E non sottovaluta neanche lamancanza di investimenti nel settore pubblico e privato in alcune nazioni della regione.

I paesi meglio posizionati

Due dei paesi con le prospettive migliori sono il Paraguay e il Perù. Per il primo, il PIL previsto sarebbe del 3,5% nel 2018 e 3,7% nel 2019, mentre per il Perù: 3,2% e 3,5% rispettivamente.

Messico vedrà una crescita del 2% per quest’anno e del 2,2% per il prossimo. Secondo, Ruiz le previsioni per il Messico si spiegano per l’incidenza sugli investimenti del Trattato di Libero Commercio con gli USA e il risultato delle elezioni di luglio prossimo.

La Colombia passa dal 2% di quest’anno al 3% nel 2019. E il livello di crescita si consoliderà dipendendo pure del risultato elettorale.

L’Argentina crescerà il 2,6% e il 3,3% l’anno prossimo, mentre il Brasile passerà dal 2,1% al 3% nel 2019. Il Cile rimane stabile al 3,2%.

Sul Venezuela non ci sono né dati né previsioni.

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