Da gennaio a marzo 212 morti su lavoro, +11,6%

Caschi di protezione per lavoratori dell'edilizia.
È bollettino di guerra.

ROMA. – Nei primi tre mesi di quest’anno gli incidenti mortali sul lavoro denunciati all’Inali sono stati l’11,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2017 e l’aumento ha riguardato esclusivamente gli incidenti in itinere, ovvero quelli che avvengono nel tragitto tra casa e lavoro. E’ quanto emerge dai nuovi ‘Open Data’ Inail, pubblicati sul portale dell’Istituto, secondo cui le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate tra gennaio e marzo sono state 212, 22 in più rispetto alle 190 del primo trimestre 2017.

In particolare, i casi avvenuti in itinere sono aumentati in totale di 24 unità (dai 43 del 2017 a 67), mentre gli infortuni occorsi in occasione di lavoro hanno fatto segnare una lieve diminuzione, passando da 147 a 145. L’analisi territoriale evidenzia un incremento di casi mortali nel Nord-Ovest (19), nel Nord-Est (10) e al Centro (7), mentre si registrano invece al Sud (9 decessi) e nelle Isole (5).

A livello regionale, spiccano le 15 denunce in meno (da 19 a 4) dell’Abruzzo e i sei casi mortali in meno in Sicilia (da 18 a 12) e Toscana (da 15 a 9). Aumenti si registrano, invece, in Lombardia (da 25 a 39), Piemonte (da 12 a 21) e Lazio (da 11 a 21). Una morte su due ha coinvolto lavoratori di età compresa tra i 50 e i 64 anni, per i quali si registra un incremento di 29 casi (+35%) rispetto ai primi tre mesi del 2017. In diminuzione, invece, le denunce per i lavoratori fino a 34 anni (da 32 a 25 casi) e per quelli tra i 45 e i 49 anni (da 26 a 17).

Nel primo trimestre 2018 sono in aumento (+5,8%) anche le denunce di malattie professionali, secondo i nuovi Open Data pubblicati dall’Inail. Al 31 marzo sono stati registrati 877 casi in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (da 15.247 a 16.124).

Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, con quelle del sistema nervoso e dell’orecchio – rileva una nota dell’Istituto -, continuano a rappresentare le prime malattie professionali denunciate. In ottica di genere si rilevano 670 casi in più per i lavoratori (da 11.165 a 11.835) e 207 in più per le lavoratrici (da 4.082 a 4.289).

L’analisi territoriale condotta dall’Inail evidenzia infine un incremento delle tecnopatie denunciate al Sud (+515 casi), dove si concentra un quarto del totale dei casi, al Centro (+270), dove i casi denunciati sono un terzo del totale, nel Nord-Ovest (+168) e nel Nord-Est (+10). Le Isole, in controtendenza, mostrano un calo di 86 casi.

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