Reati violenti, arriva squadra intervento “Moving Team”

Violenza sulle donne.

ROMA. – Una “squadra di intervento” capace di garantire un supporto tempestivo e alti standard qualitativi sul piano investigativo e su quello tecnico-scientifico, nelle indagini sui reati “caratterizzati da elevata violenza” che “provocano un particolare allarme sociale”, dai sequestri di persona, agli omicidi efferati, ai casi legati a serial killer.

Istituita con decreto dal capo della polizia, Franco Gabrielli, la squadra è denominata “Moving Team” ed è “composta e integrata, di volta in volta dalle professionalità necessarie”: un gruppo di eccellenza, quindi, ma a geometrie variabili, nella sua composizione, a seconda del caso da trattare. E infatti i componenti della squadra, al di fuori dell’attività nel team legata a esigenze specifiche, restano impiegati negli uffici di assegnazione.

L’obiettivo di fondo che traspare dai 6 articoli del decreto, è quella di garantire sinergie e i migliori livelli qualitativi alle indagini su casi particolarmente complessi che “richiedono interventi di alta specializzazione”, mettendo a disposizione le competenze più idonee in relazione ai fatti su cui si indaga.

Il Team sarà istituito presso la Direzione centrale anticrimine e si muoverà su disposizione del suo direttore, ma sempre a supporto dell’organo investigavo territoriale e in stretto coordinamento con esso. Sempre la Direzione anticrimine si occuperà degli aspetti logistici, organizzativi e della gestione delle risorse tecnologiche.

Il gruppo di lavoro avrà un team leader, con il compito di gestire l’interscambio informativo; un coordinatore dell’attività di polizia scientifica; ed esperti in ambito investigativo e tecnico-scientifico che saranno individuati, selezionati e inseriti in appositi elenchi. Un particolare rilievo è riservato anche alla gestione della comunicazione, affidata a un responsabile che farà parte del team e dovrà occuparsi di tenere i rapporti con gli organi di informazione, d’intesa con gli uffici relazione esterne territoriali, e di valorizzare l’attività svolta dalla polizia, ovviamente nei limiti stabiliti dall’autorità giudiziaria.

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