Inter sulla strada dello scudetto della Juve. Allegri: “Scriviamo la storia”

Lo juventino Kwadwo Asamoah contrastato da Danilo D'Ambrosio. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

TORINO. – Passa dal derby d’Italia contro l’Inter, la strada della Juventus per “scrivere un altro pezzo di storia”. Una partita da dentro o fuori, anche se non deciderà ancora lo scudetto, nella quale entrambe le squadre devono necessariamente conquistare i tre punti. E, proprio per questo motivo, ancora più bella e affascinante per una squadra che attraversa un momento in cui le cose vanno meno bene. Ma che da fenomeno che era non si è certo trasformata in un gruppo di brocchi.

Sta tutto qui il pensiero di Massimiliano Allegri, alla vigilia della prima delle quattro finali che separano la ‘sua’ Juve dalla fine del campionato, e da uno scudetto, il settimo consecutivo, che è sinonimo di leggenda. La sconfitta col Napoli, ora a un solo punto di distanza, ha complicato le cose. Ma la parola fine non è ancora stata detta: “Tanti scudetti si sono decisi all’ultima giornata, mi sembra che siamo in linea”, osserva il tecnico bianconero, che invita tutti a mettere da parte la delusione per la partita contro la squadra di Sarri, e a vivere il prossimo mese “con entusiasmo e spensieratezza”.

Sarà che le cose piatte lo annoiano, per sua stessa ammissione, ma anche nelle difficoltà l’allenatore livornese si conferma ironico e mai banale. “Quando sono arrivato era un po’ peggio”, dice ricordando le contestazioni dei tifosi all’inizio della sua avventura in bianconero. Quelle che oggi nega esserci state, al pari delle liti nello spogliatoio. Voci “infondate, che ledono la professionalità di tutti”. Meglio “farsele scivolare addosso”, dice, e ricominciare.

A partire dall’Inter, “un’ottima squadra a cui Spalletti ha dato una grande organizzazione”. I dubbi di formazione non mancano, ma l’idea di base sembra essere quella di riproporre il 4-3-3 di Madrid. “Bisogna mettersi in discussione e fare qualcosa in più per arrivare a campionato e Coppa Italia. Chiacchierare troppo non serve a niente, nel calcio il detto ‘chi vince è un bravo ragazzo e chi perde…’ vale sempre”.

Dybala dovrebbe accomodarsi in panchina, con Mandzukic “che sta bene e potrebbe giocare” a fianco di Higuain e Douglas Costa. “Paulo ha un mese per dare un grosso contributo alla Juventus, ora non contano gli obiettivi personali ma quelli della squadra”.

Allegri non potrà invece contare su De Sciglio, Sturaro e Chiellini, la cui “stagione è finita”: per sostituire il centrale infortunato il favorito è Barzagli, con Howedes candidato per la fascia destra e Alex Sandro per la sinistra. “Dobbiamo giocare una grandissima partita a San Siro e poi ce ne saranno altre tre – concluso -. Il campionato non si decide tra domani e domenica, sarà ancora lunga…”.

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