Piano anti-invasione turisti a Venezia, ecco i tornelli

Tornelli a Venezia

VENEZIA. – E alla fine Venezia si arrese ai tornelli. Spesso evocati in questi anni, quando decine di migliaia di turisti facevano ‘scoppiare’ le calli, sono stati installati oggi in città i primi due varchi metallici. In questo lungo ponte del Primo Maggio serviranno a bloccare e deviare lungo percorsi alternativi le carovane di vacanzieri che dalla terraferma vogliono raggiungere San Marco.

Da sabato al primo maggio scatta infatti a Venezia il piano anti-invasioni, che il sindaco Luigi Brugnaro ha declinato in ordinanza firmata il 24 aprile mettendo nero su bianco per la prima volta le “misure urgenti” per tutelare la città storica, e gestire il traffico, sia pedonale che acqueo. Quello che inizia sabato 28 sarà un week end da ‘bollino nero’, che potrebbe far arrivare in laguna molte migliaia di persone.

Non ci sarà nessun blocco per l’accesso al centro storico, ma una serie di deviazioni e sensi unici per impedire la calca nelle calli. Misure in favore della mobilità dei veneziani, soprattutto, anche se oggi, alla sola vista dei tornelli, non mancavano perplessità e critiche. “Così è una città blindata” è uno dei commenti uditi dai negozianti con le vetrine nei pressi dei varchi. “Non fasciamoci la testa, aspettiamo di vedere cosa succede domani…” diceva invece un ristoratore in Lista di Spagna.

I primi filtri, comunque, saranno attivati già in terraferma. Quando i parcheggi per le auto e i pullman a piazzale Roma e al Tronchetto saranno pieni, il ponte della Libertà verrà temporaneamente chiuso. L’altro blocco sarà per i pedoni che dal Ponte di Calatrava (o della Costituzione) vogliano raggiungere la direttrice più conosciuta di Lista di Spagna, passando davanti alla stazione di Santa Lucia. In caso di maxi-afflussi, il comandante della Polizia municipale deciderà la chiusura dei tornelli.

Veneziani e lavoratori, anche mostrando un semplice documento, potranno transitare liberamente. I gruppi di turisti saranno invece deviati lungo il Ponte degli Scalzi (davanti alla stazione) e da qui indirizzati verso il percorso di San Polo e Rialto, o ancora più al largo, per Santa Margherita e l’Accademia, e da qui infine verso l’area marciana.

Un tragitto esterno, rispetto alla più semplice ‘Strada nova’, che veniva utilizzato dai vacanzieri anche in passato, e che ora invece la linea diretta ‘Calatrava-Santa Lucia-Lista di Spagna’ ha fatto dimenticare. Oltre che ai residenti e ai frequentatori abituali della città, il disco verde ai tornelli sarà valido anche per i visitatori diretti nel sestiere di Cannaregio e nella porzione del sestiere di Castello limitrofa a San Giovanni e Paolo.

Misure di contenimento anche sull’acqua, per i lancioni gran turismo provenienti dai Comuni di Cavallino-Treporti, Jesolo, Musile di Piave e Quarto d’Altino. Per questi mezzi vi sarà il divieto di sbarco in Riva degli Schiavoni, e dovranno indirizzarsi verso le Fondamente Nuove.

“Ho voluto firmare un’ordinanza, forse la prima in Italia – aveva detto Brugnaro – in cui si decreta uno stato di ‘bollino nero’ per Venezia, con lo scopo di gestire il traffico sia pedonale che acqueo e smistare i flussi delle persone. Il nostro obiettivo è informare quanti vogliono venire a visitare la Città che nei prossimi giorni potrebbe esserci un’affluenza straordinaria di persone tale da renderne difficoltosa la visita”.

“Sappiano tutti i turisti – aveva sottolineato il sindaco – che, se vengono rispettando la città, sono i benvenuti. Al tempo stesso, però, abbiamo il compito di salvaguardare Venezia”.

(di Michele Galvan/ANSA)

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