Ratti: ritiro da accordo con il CNE e proposta di candidatura unica.

Caracas. – Ratti formalizzerà la sua decisione nei prossimi giorni. Il candidato ha affermato che rinuncerà alla corsa elettorale finché non riceverà una risposta dal CNE alle sue petizioni.

Una delle richieste sarebbe stata quella di realizzare una riunione tra gli aspiranti alla presidenza e i rettori del CNE riguardo l’andamento delle garanzie elettorali. Un incontro che, finora, non c’è stato.

Ratti, un imprenditore molto conosciuto in Aragua ed ex filogovernativo, sostiene che tra i temi da affrontare con il CNE c’è la petizione di cambio di date per i comizi e il problema della sicurezza degli aspiranti e i loro gruppi di campagna.

Il candidato considera che le elezioni dovrebbero essere separate, presidenziali e regionali. Le prime a metà luglio e le seconde a settembre. Ma ha denunciato, inoltre, intimidazioni ed aggressioni da parte di gruppi filogovernativi verso i candidati di opposizione e i loro collaboratori di campagna.

L’imprenditore araguegno ha pure denunciato il vantaggio del presidente Maduro che gode di una campagna elettorale sostenuta dal suo potere e dalle risorse dello stato.

Dunque, secondo il candidato, urge affrontare queste questioni con il Consiglio Nazionale Elettorale.

Però il CNE sembra avere orecchie da mercante e non risponde. E per fare pressione, Ratti si è rivolto anche agli altri candidati presidenziali di “opposizione” per costituire un “fronte d’azione” proponendo l’idea di presentare un candidato unico alle elezioni.

Ratti da Bertucci per una candidatura unica

Quindi, Luis Alejandro Ratti e Javier Bertucci si sono incontrati per arrivare ad un possibile accordo che potrebbe sfociare in una sola candidatura tra i cinque aspiranti di “opposizione.”

Ratti ha informato via twitter che ora stanno aspettando Henri Falcón e i rettori del CNE per esplorare un meccanismo che porti ad una sola candidatura.

L’aspirante alla presidenza crede che si potrebbe arrivare alla candidatura unica utilizzando sondaggi tra la gente i quali verrebbero condotti da rinomate ditte sondaggiste e osservati dalla gerarchia ecclesiastica.

I candidati denunciano il vantaggio di Maduro

Stando alle dichiarazioni di Ratti, sembrerebbe che i tre candidati di “opposizione” concordano su vari temi. Uno dei quali sarebbero i privilegi che gode il presidente della repubblica a scapito loro.

Difatti, Ratti, Bertucci e Falcón avrebbero denunciato il vantaggio sfacciato di Maduro nei loro confronti, un’accusa screditata sia dal CNE che dal capo della campagna di Maduro, Jorge Rodríguez.

Toltosi di mezzo il MUD, gli altri aspiranti sono Francisco Visconti Osorio, un militare vincolato a Chávez e Reinaldo Quijada, un altro ex chavista. Ma su questi, Ratti non fa menzione.

Finalmente, l’imprenditore crede opportuno stare tutti assieme o rinunciare tutti, giacché non ci sono garanzie elettorali per poter presentarsi alle elezioni in parità di condizioni.

 

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