F1, caos-show: addio formula noia. Ferrari guarda avanti

La Ferrari di Sebastian Vettel in testa alla partenza. (ANSA/AP Photo/Luca Bruno)

ROMA. – Il Mondiale di Formula 1 regala un ribaltone inatteso al termine del Gran premio di ieri a Baku che, senza i fuochi d’artificio finali, avrebbe dovuto premiare la Ferrari di Sabatian Vettel. Il tedesco aveva ormai la vittoria in tasca con un vantaggio rassicurante di alcuni secondi. Ma il disastro delle due Red Bull e l’ingresso in pista della safety car lo hanno costretto a modificare i propri piani: da una possibile passerella trionfale, la Ferrari è così passata al duello senza esclusione di colpi con Bottas che, non sono le ha negato il successo, ma lo ha fatto scendere dal podio.

Vettel ha attaccato la seconda Mercedes, ma è rimasto con un pugno di mosche in mano. “Ci ho provato – le parole del tedesco della Ferrari – non c’era altro modo di ristabilire le distanze. Potevo vincere e ho cercato a ogni costo di farlo, ma non ci sono riuscito”. Il fatto è che adesso la Ferrari si trova a quattro punti dalla Mercedes di Lewis Hamilton, tornato in testa al Mondiale, sia pure – come ha sottolineato lo stesso pilota inglese – “con una certa dose di fortuna”.

“In ogni caso – aggiunge il campione del mondo in carica – dovremmo essere contenti che quest’anno ci sono tre macchine in grado di tenere lo stesso ritmo di gara. Già questo è un grosso vantaggio per lo spettacolo, per chi segue la Formula 1”.

In effetti, il Mondiale sembra in grado di regalare emozioni senza sosta. Non è un campionato in cui tutto è scontato e i verdetti sembrano annunciati. Anzi, sembra tutto il contrario, come del resto ha confermato la prova disputata in terra azera. Il circus ora è pronto a tornare in Europa per avviare la fase decisiva della stagione: appuntamento domenica 13 maggio, sul tracciato del Montmelo, a Barcellona, per il Circuit de Catalunya, dove Vettel vinse per l’ultima volta nel 2011 e dove nella passata stagione trionfò invece Hamilton, bissando il successo del 2014.

Ma, attenzione: anche l’altro ferrarista Kimi Raikkonen vanta due trionfi su questa pista: nel 2005 e nel 2008, rispettivamente al volante di una McLaren-Mercedes e della Ferrari. Chissà che non sia un segnale premonitore per la casa di Maranello, soprattutto se sommato alla piazza d’onore ottenuta a Baku. In Azerbaigian il finlandese è apparso davvero molto carico.

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