Governo del presidente, quello elettorale. Le scelte

Tabellone elettronico della Camera durante una votazione. Parlamento
Tabellone elettronico della Camera durante una votazione. ANSA/GIUSEPPE LAMI

ROMA. – Governo del presidente, governo di scopo o elettorale, di minoranza e perfino balneare: in attesa della direzione del Pd e delle scelte del Capo dello Stato, appare comunque naufragata l’ipotesi di un governo M5S-Dem e le forze politiche tornano a fare i conti con le diverse formule per mettere insieme un Esecutivo.

Ovviamente resta sempre possibile che si torni alla casella iniziale, quella di un’intesa Lega-M5S, e che però in queste ore appare difficile anche a causa della richiesta del capo politico dei 5 stelle Luigi Di Maio di andare subito al voto nonché della scelta del leader del Carroccio, Matteo Salvini, di non mollare Berlusconi.

GOVERNO DEL PRESIDENTE O DI ‘TREGUA’

Nasce in genere grazie a un ruolo significativo del Capo dello Stato e poi incassa il voto di fiducia in Parlamento. Può avere però diverse declinazioni: Matteo Renzi lo ha evocato immaginando una Legislatura costituente che approvi una legge elettorale e una riforma costituzionale e che duri al massimo due anni. Quello che alcuni preferiscono definire un Governo di ‘tregua’ potrebbe essere guidato da una personalità fuori dalla politica con l’obiettivo di varare una Finanziaria.

GOVERNO DI SCOPO O ELETTORALE

Può essere considerato una variante di quello del presidente da cui in genere differisce per il mandato limitato nel tempo e per il perimetro delle decisioni da prendere. Generalmente nasce per cambiare la legge elettorale. Il leader della Lega, e del centrodestra, Matteo Salvini ha detto di essere disposto a mettere mano al sistema di voto prevedendo “un premio di maggioranza che garantisca a chi prende un voto in più di governare”.

GOVERNO DI MINORANZA

Si chiama così l’Esecutivo che entra in carica pur non avendo la maggioranza dei seggi e cerca, di volta in volta, i propri voti in Parlamento su ogni singolo provvedimento. Berlusconi ne ha proposto uno targato centrodestra.

GOVERNO ‘TUTTI DENTRO’

Si tratta di un governo ‘di responsabilità nazionale’ e che presuppone un larghissimo sostegno, al momento assai difficile.

GOVERNO ‘BALNEARE’, VISTA ELEZIONI

Qualora si fissassero nuove elezioni all’inizio di autunno, potrebbe rispuntare dal passato un Esecutivo ‘estivo’, che potrebbe anche essere bocciato dalle Camere, e che avrebbe il compito di gestire una campagna elettorale sotto gli ombrelloni.

(di Chiara Scalise/ANSA)

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