Ex medico di Trump: “Mi dettò il certificato di ottima salute”

Harold Bornstein

WASHINGTON. – Spuntano alcune ombre sui medici che hanno attestato la salute eccellente di Donald Trump, prima come candidato e poi come presidente. Harold Bornstein ha rivelato che fu lo stesso tycoon, di cui è stato medico personale per 36 anni, a dettargli durante la campagna per la Casa Bianca il testo del certificato nel quale si dichiarava che godeva di uno stato di salute “straordinario”. “Fu lui a dettare l’intera lettera. Non l’ho scritta io”, ha raccontato Bornstein.

La lettera, poi diffusa nel dicembre 2015, indicava che la “forza fisica e l’energia” di cui godeva Trump erano “straordinarie” e che, se fosse stato eletto, sarebbe stato “l’individuo più in salute mai eletto alla Casa Bianca”. Il medico ha denunciato sui media anche che dopo aver riferito al New York Times che il tycoon assumeva un farmaco per la ricrescita dei capelli, subì un vero e proprio “raid” nel suo studio.

Protagonisti Keith Schiller, la guardia del corpo di Trump, Alan Garten, avvocato della Trump Organization, e un terzo uomo che non ha riconosciuto. I tre avrebbero portato via senza autorizzazione tutti i documenti medici riguardanti l’inquilino della Casa Bianca, da quelli manoscritti ai risultati di laboratorio. “Mi sentii violentato, terrorizzato e triste”, ha confidato. Da allora non ha più avuto contatti con il tycoon ed è stato rimosso dalla sua orbita.

La portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, ha negato che si sia trattato di un ‘raid’ e ha sostenuto che i documenti sono stati rimossi dall’unità medica della Casa Bianca come procedura standard durante la transizione. Sanders non ha spiegato però perché ci fosse anche Schiller, che non faceva parte dell’unità medica.

Epilogo negativo anche per il contrammiraglio Ronny Jackson, il medico della Casa Bianca che ha coordinato il checkup attestante l’ottimo stato di salute di Trump. Il Pentagono ha avviato un’indagine su di lui dopo le accuse di vario genere che lo hanno costretto a rinunciare alla nomina a ministro per i veterani: abuso di alcol, uso di farmaci senza prescrizione, creazione di un ambiente di lavoro ostile, molestie.

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