FMI invia “dichiarazione di censura” contro il Venezuela

Il Fondo Monetario Internazionale censura il paese per il mancato invio di dati economici ma concede sei mesi di grazia al governo venezuelano per presentare l’informazione richiesta.
Il Fondo Monetario Internazionale censura il paese per il mancato invio di dati economici ma concede sei mesi di grazia al governo venezuelano per presentare l’informazione richiesta.

CARACAS – Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha ammonito il Venezuela. Il paese, membro del FMI, non ha presentato informazione relativa del suo andamento economico, né preso alcuna misura per correggere la precaria situazione.

Quindi, il direttorio esecutivo dell’FMI ha emesso una “dichiarazione di censura” contro il Venezuela per non avere trasmesso dati sull’economia. Difatti, sembra che da più di 10 anni, il paese non abbia fornito il Fondo con informazione relativa all’evoluzione economica.

Secondo il comunicato del FMI “il Venezuela non ha né implementato le misure correttive né fornito una serie di dati richiesti.”

L’organizzazione internazionale ha spiegato che è necessario presentare i dati perché è un primo passo per comprendere la crisi economica che attraversa il paese e, quindi, potere identificare le soluzioni.

Visto il ritardo, il Fondo ha dato sei mesi in più al governo di Nicolás Maduro per consegnare l’informazione richiesta.

Con questa “dichiarazione di censura” in corso, il Venezuela non può accedere alle risorse finanziarie del Fondo, se ne avesse bisogno. E, se non consegna i dati richiesti potrebbe perdere il suo diritto di voto e persino essere bandito dall’organismo.

Le previsioni del Fondo Monetario Internazionale

In una recente riunione, il Fondo ha descritto “drammatica” la situazione venezuelana. Secondo l’organismo, il paese subirà una contrazione del 15% quest’anno e del 6% nel 2019.

Inoltre, prevede che l’inflazione raggiunga il 14.000% nel 2018, una situazione peggiorata dal collasso nella produzione e l’esportazione petrolifere.

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