Arriva l’autorizzazione per l’apertura di case di cambio

Il vicepresidente della Repubblica, Tareck El Aissami, ha annunciato che si potranno aprire case di cambio in hotel, aeroporti e destini turistici a breve. La misura vuole combattere l’estrazione del cono monetario e l’applicazione di un dollaro cambiario “criminale”.
Il vicepresidente della Repubblica, Tareck El Aissami, ha annunciato che si potranno aprire case di cambio in hotel, aeroporti e destini turistici a breve. La misura vuole combattere l’estrazione del cono monetario e l’applicazione di un dollaro cambiario “criminale”.

Caracas.- Dunque, la gente potrà cambiare la valuta estera in nuove case di cambio che nasceranno in luoghi di interesse turistico. Tareck El Aissami, ha informato che gli operatori finanziari saranno autorizzati per aprire case di cambio in hotel, aeroporti e posti turistici.

La misura sarà presa nel contesto dell’operazione chiamata “mani di carta”, una operazione che, stando alle parole di El Aissami, dovrebbe far fronte alle “mafie del delitto organizzato” dedicate all’estrazione del cono monetario e all’imposizione del dollaro cambiario “criminale.”

Il vicepresidente crede che così facendo, i visitanti e turisti che entrano al paese non cadranno nelle grinfie degli speculatori.

Inoltre, El Aissami sostiene che la misura beneficerà le persone che abbiano bisogno di fare operazioni cambiarie, soprattutto per gestire le rimesse dall’estero. Avranno una “via legale” e le transazioni non finiranno nelle mani delle mafie del delitto organizzato che promuove il dollaro “criminale” che tanto incide sull’economia nazionale – ha ribadito.

Epicentro di “corruzione”

Il vicepresidente ha sottolineato che esistono ditte dedicate al furto del conio monetario nazionale che lavorano in “totale impunità nel territorio colombiano.” E, stando alle sue parole, queste imprese sarebbero protette dal governo di Juan Manuel Santos.

L’epicentro di corruzione si troverebbe nella città di Cucuta, prima località colombiana dopo la frontiera venezuelana.

Operazione “mani di carta”

Tareck El Aissami ha approfittato per informare i risultati ottenuti finora dell’operazione “mani di carta.” I funzionari avrebbero fatto 125 irruzioni, posto sotto sequestro 514 veicoli e 48 motoveicoli e bloccato 1.133 conti correnti.

Ci sarebbero 1.563 indagati dei quali 735 sono naturali e 828 giuridiche o privati.

Nuova tappa di “mani di carta”

El Aissami ha pure annunciato una nuova tappa dell’operazione. Il Pubblico Ministero, il Potere Giudiziale e Sudeban, sarebbero pronti per inviare 149 nuovi ordini di cattura ad individui collegati con le mafie.

Il vice presidente ha informato che 28 sono già stati catturati, ponendo l’enfasi sul fatto che nelle prossime ore pubblicheranno i volti e l’identità dei ricercati perché le persone aiutino a catturarli.

Ha aggiunto che il Pubblico Ministero bloccherà 245 nuovi conti correnti.

“Siamo davanti a una gran operazione criminale locale e transnazionale che ha due obiettivi: lasciare senza soldi il popolo venezuelano e fissare una tassa di cambio speculativa per boicottare il sistema economico venezuelano” ha detto.

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