Commissariato Banesco per presunte irregolarità

Juan Carlos Escotet, presidente de Banesco, afirmó a través de su cuenta de Twitter que la intervención de la entidad bancaria que preside se debe a motivos meramente políticos y con el fin de distraer la opinión pública de la crisis actual de país.
Juan Carlos Escotet, presidente de Banesco, afirmó a través de su cuenta de Twitter que la intervención de la entidad bancaria que preside se debe a motivos meramente políticos y con el fin de distraer la opinión pública de la crisis actual de país.

CARACAS – Banesco commissariato. La maggiore banca pubblica del Paese è stata posta in amministrazione speciale. E lo sarà per i prossimi 90 giorni. Fino a quando, cioè, si farà luce su presunte irregolarità. Il provvedimento del governo del presidente della Repubblica, Nicolàs Maduro, è stato reso noto con un comunicato diffuso dalla televisione di Stato.

La decisione, precisa il comunicato, sarebbe stata presa dopo l’arresto di 11 funzionari della banca, tra i quali il suo presidente esecutivo, a causa di presunte irregolarità, delitti previsti dal codice penale e mancanza di controlli per evitare il riciclaggio di denaro.

Gli arrestati su ordine del Procuratore Generale, Tareck William Saab, sono: il presidente esecutivo, Oscar Doval; i vicepresidenti Jesús Irausquin, Carlos Lorenzo, Pedro Pernía e Belinda Omaña; il legale, Marco Ortega; la direttrice, Liz Sánchez; i gerenti David Romero e Cosme Betancourt; e Teresa de Prisco e Carmen Lorenzo, “oficiales de cumplimiento” il cui dovere, appunto, è quello di prevenire ed evitare il riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite.

Juan Carlos Escotet, presidente e maggiore azionista di Banesco, ha negato ogni accusa. Ha assicurato che la banca ha rispettato tutti i requisiti richiesti dalla Legge e informato che si recherà in Venezuela per dimostrare alle autorità competenti la trasparenza delle operazioni realizzate dall’istituto che presiede.

Una decisione annunciata?

Il commissariamento di Banesco, stando agli esperti, potrebbe essere il primo passo per trasformare il principale istituto finanziario privato in un ente pubblico. E non ci sarebbe da sorprendersi. Diosdado Cabello, pubblicamente, aveva assicurato che il governo era in conversazione con gli azionisti di Banesco per acquistare la banca. Allora Juan Carlos Escotet mise fine a ogni speculazione affermando che la banca non era in vendita. A distanza di pochi mesi, il Governo ha deciso di porre l’istituto in amministrazione speciale. Il timore principale è che la notizia possa provocare un ritiro massiccio dei risparmi e creare una crisi di liquidità alla quale la banca non possa far fronte. In questo caso, l’istituto ora commissariato, sarebbe assorbito dallo Stato con il pretesto di difendere i risparmiatori.

E’ difficile immaginare, in un paese in cui si fa molta fatica a reperire il contante e le stesse banche pubbliche e private il più delle volte non ne hanno o sono costrette a razionarlo, come potrebbe affrontare Banesco l’assalto dei clienti esigendo gli siano consegnati i propri risparmi.