Skipper italiano e marinaio dispersi in Atlantico

LA SPEZIA. – Uno skipper spezzino e il suo amico e marinaio romeno sono dispersi dal due maggio in Atlantico, in acque portoghesi. L’ultimo segnale della navigazione è stato registrato a circa 300 miglia a est di Sao Miguel, alle Azzorre. Lo skipper è Aldo Revello, 53 anni, residente a Castelnuovo Magra, il marinaio è il romeno Antonio Voinea poco più che trentenne, residente a Fuerteventura alle Canarie.

I due stavano viaggiando sulla barca a vela Bright, un Beneteau Oceanis Clipper 473 di 14 metri, tornavano da Martinica dove la barca fa charter. La moglie di Revello, Rosa Cilano, 37 anni, non perde la speranza: “Continuate a cercarli, Aldo non è uno sprovveduto, sa quello che fa e sono certa che sia lì ad aspettare di essere trovato”.

Le ricerche avvengono con un aereo dell’aeronautica portoghese e con diverse navi. Il presunto naufragio sarebbe avvenuto tra l’isola Ponta Delgada e Gibilterra. Le operazioni di ricerca sono coordinate dal Centro di Coordinamento di Soccorso Marittimo Portoghese (Mrcc) Delgada, in una zona compresa tra le Isole Azzorre e coste portoghesi.

Il due maggio il Centro portoghese ha ricevuto un messaggio di allarme del Sistema Satellitare Internazionale Cospas Sarsat, proveniente da un dispositivo di soccorso satellitare presente a bordo della barca a vela che si attiva in situazioni di emergenza anche automaticamente. In precedenza, il primo maggio a mezzanotte e 16 la moglie dello skipper aveva ricevuto l’ultimo messaggio dal satellitare.

“Era tutto tranquillo. Non riesco a capire cosa sia accaduto. Il meteo era buono, con onda di uno-due metri e vento di 15-20 nodi a traverso. Sono marinai esperti, cercateli con grande impiego di forze””, dice. L’ultimo contatto vocale, invece, Revello lo aveva avuto il giorno prima con la madre Maria Gisella: “Mi ha detto che stava bene che era felice e mi raccomanda di non arrabbiarmi per quanto stava facendo, che lui era felice e che la vita merita di essere vissuta”, ha detto la donna.

E a dimostrazione della felicità dello skipper c’è l’ultimo messaggio sul diario di bordo del Bright. “Che giornate meravigliose. Il Bright corre sereno senza sforzo e macina miglia. I delfini arrivano anche tre volte al giorno a giocare a prua e stiamo bene. L’oceano è uno spettacolo infinito in movimento. Ci corriamo sopra con tutto: barca, cuore, sguardo e parola. Da un lato è routine: una manovra, poi si cucina, si dorme, si legge e si chiacchiera; dall’altra è stupore sogno e meraviglia. Credo sia vita intensa, una esperienza grandiosa. Sì, me la sto godendo senza pressione e stress. Ore e giorni nel vento, provate anche voi. Ciao”.

Aldo Revello fa lo skipper di professione da oltre 15 anni e naviga abitualmente ai Caraibi. Dopo aver navigato a lungo in quelle acque nella scorsa estate, era tornato a casa. Ad aprile era tornato a Martinica per riportare la barca a Spezia. Con lui Antonio Voinea. I due, secondo il racconto della donna erano partiti da Martinica il 7 aprile, il 25 aprile avevano raggiunto Horta e il 28 aprile erano ripartiti per Gibilterra.

Alcuni resti dell’imbarcazione, insieme a giubbotti, scatole e contenitori di carburante sarebbero stati ritrovati, ma la Farnesina non conferma che siano del Bright. “L’importante è che non smettano di cercarli, io spero ancora e domani o domenica potrei andare in Portogallo per aumentare la pressione nelle ricerche” dice Rosa che accanto a sé ha i suoceri e la figlia di di 4 anni e mezzo che ancora non sa cosa sta accadendo.

(di Paolo Mori/ANSA)

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