Scandalo molestie, salta il Nobel per la Letteratura 2018

ROMA.  Dopo Hollywood con il movimento #metoo, uno scandalo di molestie sessuali travolge anche il premio Nobel per la Letteratura. Quest’anno, per la prima volta dal 1943, il riconoscimento non sarà assegnato. Tutto rimandato all’anno prossimo, in attesa che l’Accademia di Svezia ricostruisca la sua immagine e “recuperi la fiducia del pubblico”, come ha spiegato la stessa istituzione che sceglie ogni anno il vincitore. Era l’epilogo atteso da giorni in una vicenda che è andata gonfiandosi per settimane in Svezia.

All’origine di tutto, i presunti comportamenti del fotografo francese Jean-Claude Arnault, marito di una dei membri dell’Accademia. Figura culturale di spicco nel Paese nordico, Arnault è stato accusato di abusi sessuali da diciotto donne per episodi avvenuti tra il 1996 e il 2017. Durante un ricevimento nel 2006, avrebbe addirittura allungato le mani sulla principessa Victoria, sebbene dalla Casa reale di Svezia non abbiano commentato questa storia riportata dai giornali.

L’uomo nega tutto e parla di una “caccia alle streghe” nei suoi confronti. Intanto sulla graticola è stata trascinata anche sua moglie, la poetessa Katarina Frostenson. Non solo per il danno indiretto d’immagine al prestigio dell’istituzione di cui lei era membro ma anche perché negli anni Arnault avrebbe ripetutamente fatto trapelare in anticipo i nomi dei vincitori del Nobel, appresi evidentemente dalla moglie.

Dopo avere inizialmente opposto resistenza alle richieste di dimissioni, Frostenson ha finito per arrendersi nelle scorse settimane, al culmine di una serie di addii a catena nell’Accademia, in polemica contro di lei. Di fatto la giuria che assegna il Nobel è stata decimata: di diciotto membri ne sono rimasti undici. Il problema è che, in base alle regole, i componenti sono scelti a vita e sostituibili solo alla morte. Per reintegrare la composizione dell’organo dovrà ora essere il re Carlo XVI Gustavo ad intervenire cambiando lo statuto.

Il premio del 2018 sarà dunque assegnato nel 2019. Da quando fu istituito, nel 1901, è capitato soltanto in sette occasioni che non sia stato attribuito. L’ultima volta è successo nel 1943, durante la Seconda guerra mondiale. Rimandare tutto, spiega ora l’Accademia, è stata una scelta inevitabile, alla luce della “diminuita” reputazione e della “ridotta” fiducia del pubblico nell’istituzione. I

l Nobel è peraltro una realtà avvezza alle polemiche, anche se in passato queste hanno riguardato piuttosto le scelte, a volte controverse, dei vincitori. Ultimo esempio a riguardo, nel 2016, è stata l’assegnazione del premio a Bob Dylan ma discussioni accese, perlomeno in Italia, accompagnarono anche la scelta di Dario Fo nel 1997. Finire sui giornali come un Weinstein qualsiasi, invece, era qualcosa che i paludati accademici si sarebbero risparmiati volentieri.

(di Salvatore Lussu/ANSA)

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