Air France crolla in Borsa, non si fermano gli scioperi

ROMA. – Cresce l’incertezza sul futuro di Air France. Dopo le dimissioni del numero uno Jean-Marc Janaillac e l’allarme del ministro delle finanze francese Bruno Le Maire sui rischi di sopravvivenza per la compagnia, la Borsa certifica l’instabilità della situazione: il titolo è crollato, mettendo a segno un rosso che non si vedeva da 16 anni. E mentre si fa strada l’ipotesi dell’arrivo di un ceo ad interim, non si arresta la protesta dei lavoratori della compagnia, che incroceranno le braccia per la quindicesima giornata di sciopero (per la quale la compagnia prevede di garantire l’80% dei voli).

Ma anche in Italia sarà difficile viaggiare in aereo, per uno sciopero dei controllori di volo che bloccherà oltre 437 collegamenti e che ha impegnato le compagnie ad avvertire i viaggiatori per limitare i disagi.

In Francia il terremoto scoppiato venerdì sera dopo l’esito negativo del referendum sulla proposta di accordo salariale, è stato registrato solo oggi dalla Borsa: il titolo di Air France-Klm è arrivato a perdere fino al 14% (per poi chiudere in calo del 9,8% a 7,30 euro), la perdita più alta dal 2002 e la peggior performance dei 26 membri dell’Indice Bloomberg delle compagnie aeree mondiali.

A Parigi le azioni del Gruppo franco-olandese hanno già perso quest’anno il 40% in valore. E come se non bastasse, c’è grande preoccupazione tra gli analisti finanziari: diversi broker sottolineano come da un lato Air France perda un manager apprezzato e autorevole e dall’altro si apra per la compagnia una fase di instabilità. Ma ad essere preoccupati sono anche i Governi.

Il ministro francese Le Maire, escludendo un intervento dello Stato, ha messo in guardia dal rischio che senza gli sforzi necessari la compagnia possa sparire. E poi si fa sentire anche l’Olanda (che detiene meno del 6% in Klm): “Per un futuro sano, è assolutamente essenziale che Air France-Klm diventi più competitiva”, affermano in una nota congiunta i ministri delle infrastrutture Cora van Nieuwenhuizen e delle finanze Wopke Hoekstra, che sono in contatto con gli omologhi francesi e auspicano che il board individui una “via d’uscita il più presto possibile”.

Intanto, in attesa del cda in programma il 15 maggio per indicare una soluzione di governance transitoria, Le Figaro indica come possibile ceo ad interim Anne-Marie Idrac, membro del board di Air France, ex segretario di Stato ai trasporti ed ex numero uno della società del tpl parigino Ratp e delle ferrovie Sncf. Intanto domani sarà una giornata di cancellazioni nei cieli non solo francesi ma anche italiani.

Sono infatti in programma due scioperi nazionali dei controllori di volo dell’Enav (uno dalle 10 alle 18 indetto da Filt-Cgil, Uil Trasporti e Unica; l’altro dalle 13 alle 17 indetto da Fit-Cisl e Ugl-Ta); uno sciopero locale nell’aeroporto di Roma-Fiumicino – dalle 10 alle 18 – e altri otto scioperi locali dalle 13 alle 17.

Inoltre incroceranno le braccia, dalle 10 alle 18, le imprese di handling. In base ai dati parziali dell’Enac, sono 437 i voli cancellati in 8 regioni italiane. Solo a Fiumicino sono circa un centinaio i voli in partenza cancellati (su 1000 movimenti giornalieri complessivi nello scalo), di cui 85 di Alitalia (che ha cancellato complessivamente 233 voli) e una ventina di altre compagnie. Grazie alle cancellazioni preventive, comunque, non sono attesi disagi negli scali.

(di Enrica Piovan/ANSA)

Lascia un commento