Rischio scottature solari scritto nel Dna, legame con tumori

ROMA. – È scritto nel Dna se ci scotteremo al sole oppure no: un maxi studio senza precedenti condotto da ricercatori italiani mostra che il rischio di un individuo di scottarsi al sole – indipendentemente dal tipo di carnagione – è determinato almeno in parte dalla presenza di certe sequenze genetiche nel suo Dna.

Pubblicato sulla rivista Nature Communications, lo studio è stato condotto da Mario Falchi e colleghi del King’s College di Londra che spiega in un’intervista all’ANSA: “Nello studio sono coinvolte 180.000 persone, la ricerca riguarda l’individuazione di fattori genetici coinvolti nella predisposizione alle scottature in seguito ad esposizione solare, le scottature infatti sono un importante fattore di rischio per tumori della pelle e melanoma”.

I risultati, continua, spiegano perché nella popolazione generale anche persone con carnagione simile hanno una diversa tendenza a scottarsi, che poi si ripercuote su un maggiore o minore rischio di cancro alla pelle. Falchi, originario di Sassari, è senior author della ricerca e Alessia Visconti, primo autore. Il campione analizzato è costituito da persone di origine europea, in gran parte inglese, altri da Stati Uniti, Australia e Olanda.

Gli esperti hanno confrontato il Dna di un vasto campione di individui che sono stati intervistati per conoscere la loro reazione all’esposizione solare, coloro che tendono a scottarsi con facilità e chi invece può esporsi al sole senza rischiare scottature.

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