Argentina: ex Odebrecht confessa tangenti per linea treno

ROMA. – L’ex vice presidente per l’America Latina della società Odebrecht, Luiz Antonio Mameri, ha ammesso davanti alla magistratura brasiliana di aver autorizzato il pagamento di tangenti a funzionari argentini per un progetto di realizzazione della linea ferroviaria Sarmiento, nella provincia (entità federale) di Buenos Aires. Lo riporta il sito locale La Nación.

“Io ho autorizzato i trasferimenti per un valore di 2,9 milioni di dollari”, ha detto Mameri, che in cambio di una riduzione della pena ha deciso di confessare davanti ai giudici di San Paolo quanto accaduto nella vicenda di corruzione, spiegando di aver ordinato i pagamenti di mazzette che altri funzionari della società brasiliana hanno eseguito.

Mameri ha dichiarato che la condotta della società era dovuta al fatto che a Buenos Aires gli avevano detto che se volevano operare in Argentina, dovevano stare alle regole locali. E quelle regole, stando a quanto confessato dall’ex dirigente, includevano il pagamento di tangenti. “Nel caso in cui la società non avesse accettato queste condizioni, sarebbe stata fuori dal processo di offerta”.

Mameri ha identificato due argentini come protagonisti della presunta vicenda di corruzione: il dirigente dalla società di costruzioni Iecsa, Angelo Calcaterra, cugino del presidente Mauricio Macri, e il lobbista Jorge “Sughero” Rodríguez. Entrambi hanno negato le accuse mosse contro di loro.

Mameri, che è disposto a testimoniare davanti alla giustizia argentina, ha presentato nomi, date e numeri sulla vicenda. La confessione di Mameri si va ad aggiungere a quanto recentemente rivelato da un altro ex dirigente Odebrecht divenuto un testimone chiave: Marcio Faria, che ha riferito di come la società brasiliana avrebbe pagato tangenti per il progetto di estensione delle reti di gasdotti in Argentina.

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