Giovedì Di Maio riparte con Rally, punta a Nord e Pd

ROMA. – Giocare d’anticipo, puntare al Pd e al Nord dei piccoli imprenditori, non recedere da un profilo europeista: parte da questi tre punti il nuovo Rally del candidato premier Luigi Di Maio. Già, perché i vertici del Movimento da ieri hanno cominciato già a pianificare la seconda campagna elettorale dell’enfant prodige campano.

Si comincia giovedì, alla kermesse Cibus, nella Parma dell’ex ribelle Federico Pizzarotti. E nello stesso giorno, a quanto si apprende da fonti del M5S, Di Maio sarà a Imola mentre venerdì farà tappa a Monza per poi volare, sabato, forse, in Valle D’Aosta, dove tra l’altro a fine maggio si vota per le Regionali. Di Maio, in mattinata vede inoltre i candidati sindaci per le amministrative del 10 giugno.

L’obiettivo è non permettere che il M5S abbia una qualche flessione sia nelle elezioni valdostane sia, soprattutto, alle amministrative del 10 giugno, al quale i pentastellati guardano con crescente preoccupazione. E, come è già accaduto per la campagna di primavera, sarà al Nord che Di Maio concentrerà all’inizio la sua attenzione, puntando agli imprenditori settentrionali non ancora “assorbiti” dalla Lega e cercando di rosicchiare altri voti al Pd, scelto come nemico numero 1 di questo secondo Rally.

“Io con il Pd non voglio mai più averci a che fare e credo che molti elettori ci penseranno seriamente prima di votarlo perché è un partito che si era riempito la bocca con la responsabilità di dare un governo a questo Paese, poi quando sono arrivati al dunque si sono rifugiati sull’Aventino”, è l’attacco frontale lanciato dal leader del M5S. Che fissa un obiettivo: “recuperare l’8% dal Pd e dai partiti minori che non hanno superato la soglia per arrivare al governo autonomamente”.

E il Movimento punta anche sulla carta dei vitalizi da far approvare alla Camera. “Porteremo agli italiani un primo risultato della nostra gestione”, spiega Di Maio mentre il presidente Roberto Fico nel pomeriggio conferma: “sul tema stiamo lavorando al 100%”. Non sarà facile per il M5S.

Presto partirà anche la campagna per la raccolta fondi con l’obiettivo di motivare gli attivisti. Il rischio, infatti, è che siano disorientati anche se nel M5S rimbalzano sondaggi piuttosto benevoli, sia sulle intenzioni di voto sia sulla volontà dell’elettorato di tornare a votare. Toccherà poi a Di Maio rinverdire il suo profilo elettorale dopo le ire della base per la sua apertura al Pd. E toccherà sempre a lui sopperire alla probabile mancanza del frontman per eccellenza del M5S: Alessandro Di Battista, che al momento non ha rinviato il suo viaggio in Sudamerica.

(di Michele Esposito/ANSA)

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