Migranti: sono quasi quattro milioni i non comunitari regolari in Italia

Un immigrato con camice bianco e mascherina lavora in un caseificio.
Gli immigrati regolari versano ogni anno 8 miliardi contributi sociali

ROMA. – I cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia all’1 gennaio 2017 sono 3.714.137 e provengono principalmente da Marocco, Albania, Cina e Ucraina. E’ il Nord ad accoglierne la quota maggiore (62%); seguono Centro (24,2%) e Sud (13,9%). Lo evidenziano i nuovi Rapporti sulla presenza dei cittadini migranti nelle aree metropolitane, curati dalla Direzione generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione-Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Tra le aree metropolitane, Milano e Roma svettano nella graduatoria sulla presenza non comunitaria, con rispettivamente 441mila (pari al 12% circa del totale) e 346 mila migranti regolarmente soggiornanti (il 9,3% del totale). Seguono Torino, Firenze, Napoli e Bologna con percentuali comprese tra il 2,3% ed il 3,2%, mentre le altre città metropolitane accolgono meno del 2% dei cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti all’1 gennaio 2017.

Per quanto riguarda i residenti, a primeggiare è nuovamente la città metropolitana di Milano (su 100 persone residenti circa 12 provengono da un Paese non Ue), mentre è Firenze la seconda città metropolitana per incidenza dei cittadini non comunitari sul complesso della popolazione residente (9,8%), seguita da Bologna (8,5%) e Roma (7,2%).

Nelle città metropolitane geograficamente più esposte, prosegue il rapporto, si registrano significativi effetti ad opera dei flussi in ingresso, con incidenze dei soggiornanti per richiesta o titolarità della protezione internazionale sul totale dei regolarmente presenti piuttosto elevate. A Catania, per esempio, si registra una presenza di titolari di protezione internazionale pari al 36,7% dei regolarmente soggiornanti, seguita da Reggio Calabria con il 36% e Bari con il 26,7%.

La popolazione non comunitaria ha saputo trovare una sua collocazione nel mercato del lavoro, facendo rilevare migliori livelli occupazionali rispetto alla forza lavoro italiana: un tasso di occupazione pari a 57,8% a fronte di 57%. Continua inoltre a crescere il protagonismo in ambito imprenditoriale dei cittadini non comunitari: nel 2016 erano 366.425 i titolari di imprese individuali nati in un Paese al di fuori dell’Unione Europea (+3,5% rispetto all’anno precedente), ovvero l’11,3% degli imprenditori individuali in Italia.

Roma, Milano e Napoli sono le città metropolitane in cui risulta maggiore il numero di imprese individuali a titolarità non comunitaria (rispettivamente 36.110, 32.210 e 17.560), mentre Milano, Firenze e Roma sono quelle in cui si registra la maggiore incidenza di cittadini non comunitari tra i titolari di imprese individuali (rispettivamente 24,9%, 20,9% e 19,5%).

Lascia un commento