Ministro Poletti: “Importanti 300 milioni per fondo contro la povertà”

Lotta alla povertà

ROMA. – Esprime piena soddisfazione il ministro del Lavoro Giuliano Poletti per il via libera dato in Conferenza Unificata al Piano per gli interventi per il contrasto alla povertà. In verità, per marcare da vicino le regioni e verificare che non ci fossero problemi tra i diversi governatori sul parere favorevole al riparto del Fondo, Poletti ha fatto il suo ingresso di buon mattino nella grande stanza del Cinsedo che ospita la Conferenza delle Regioni.

Qualche ora più tardi, una volta archiviato l’ok da parte dell’Unificata, svoltasi come sempre al Ministero delle Regioni, Poletti ha detto soddisfatto: “l’intesa raggiunta oggi, esito di una condivisione di intenti e di una positiva collaborazione con la Conferenza delle Regioni e con l’Associazione dei Comuni, per le quali voglio ringraziare i rispettivi Presidenti Bonaccini e De Caro, rappresenta un traguardo importantissimo e assicura al Reddito di inclusione le gambe per camminare”.

A questo punto, ha aggiunto il ministro, “il Governo può emanare il decreto (lavoro-economia) che consente di trasferire ai territori le risorse per rafforzare i servizi di accompagnamento delle persone in condizione di povertà nei percorsi di attivazione e di inclusione sociale”.

Giudizio positivo anche da parte di Bonaccini, che ha snocciolato i numeri. “Diamo il via libera al provvedimento che da un lato definisce le risorse per un triennio, dall’altro fa partire il primo Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà, prevedendo 297 milioni di euro per il 2018, 347 nel 2019 e 470 nel 2020. Oggi abbiamo dato l’intesa alla suddivisione delle risorse solo per il 2018. Si deve dare atto del lavoro portato avanti con continuità, anche in queste ultime settimane, dal ministro Poletti e dalle Regioni. Un impegno essenziale per rendere concreta quella scelta di solidarietà ed umanità che è il Reddito di inclusione. Le somme stanziate – ha aggiunto Bonaccini – serviranno in gran parte, 272 milioni nel 2018, al finanziamento dei servizi per l’accesso al Reddito di inclusione con l’obiettivo di identificare sul territorio i bisogni veri dei nuclei familiari e per individuare i sostegni necessari per i progetti personalizzati”.

Dello stesso tenore il parere del leader dei Sindaci Decaro: “voglio ringraziare il ministro del Lavoro Poletti per la capacità di ascolto, per l’impegno e anche per la celerità nel fornire una risposta”. Del resto, è tornato a ribadire, “è questo che noi rappresentanti degli enti locali abbiamo sempre chiesto e ci aspettiamo anche in futuro dal governo: essere consultati per poter illustrare le esigenze che nel nostro ruolo da sindaci tocchiamo con mano tutti i giorni, per poter contribuire con proposte e idee che abbiamo magari già testato sui territori, e quindi per poter collaborare nell’applicare le soluzioni individuate. Nel caso del reddito di inclusione questa filiera ha funzionato, come dimostrano gli esperimenti condotti nei Comuni che hanno fornito una base di partenza alla interlocuzione sempre proficua con il governo”.

Nell’ambito delle somme assegnate a ciascun ambito territoriale svettano per consistenza i quasi 46 milioni di euro che dovranno essere erogati alla Campania, come anche gli oltre 42 della Sicilia, i 31,7 della Lombardia e i 24,5 milioni del Lazio. Venti milioni finanzieranno interventi specifici e servizi in favore delle persone in condizione di povertà estrema e senza dimora.

Cinque milioni finanzieranno invece in via sperimentale interventi in favore di coloro che al compimento della maggiore età vivono fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria e serviranno anche a prevenire condizioni di povertà, permettendo loro di completare il percorso di crescita verso l’autonomia.

(di Paolo Teodori/ANSA)

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