Merkel attacca Trump: “Lede la fiducia nell’ordine mondiale”

Angela Merkel aggiusta il microfono prima del suo intervento in conferenza stampa.
Angela Merkel. EPA/FOCKE STRANGMANN

BERLINO. – La mossa di Donald Trump lede la fiducia nell’ordine internazionale. Angela Merkel sceglie la giornata dei cattolici a Muenster per attaccare il presidente degli Stati Uniti, dando espressione alla forte preoccupazione per la decisione di Washington di ritirarsi dall’accordo sul nucleare con Teheran. Un’intesa difficile da mantenere se il maggiore contraente ne esce in modo unilaterale.

Non è l’unico segnale di un cambiamento di toni, anche se è molto vistoso nella più che controllata cancelliera originaria del Brandeburgo. Il fatto che Berlino stia perdendo la pazienza, e soprattutto che intenda farlo trapelare a questo punto, è percepibile anche nelle parole del ministro degli Esteri, Heiko Maas, che allo Spiegel ha avvertito: la Germania è pronta anche “a litigare”.

Le relazioni transatlantiche sono da tempo danneggiate, la constatazione. “L’accordo – per la Merkel – è tutt’altro che ideale. Tuttavia non credo che sia giusto che un’intesa che è stata concordata, e che ha avuto l’appoggio dell’Onu, venga abbandonata in modo unilaterale. Questo lede la fiducia nell’ordine internazionale”.

Davanti a lei c’erano i 4.000 ospiti della giornata promossa dalla chiesa cattolica. “Noi, in tempi difficili, continuiamo a riconoscerci nel multilateralismo. Se ognuno fa quello che vuole, non è una buona notizia per il mondo”, ha continuato nel suo affondo, dopo mesi di dichiarazioni prudenti, in cui l’irritazione tedesca è stata centellinata.

Non traspare molta fiducia anche sulle sorti dell’accordo: “Quanto si possa andare avanti nel tenere in vita quest’intesa, di fronte all’uscita di un gigante economico come gli Usa, andrà adesso chiarito con l’Iran. Ci sono molti fattori in gioco”.

La mossa di Washington trova quindi un dissenso netto a Berlino, che finora ha parlato ad una sola voce con Parigi e Londra, affermando di voler continuare a riconoscere l’intesa sul nucleare. E i toni, col passare dei giorni, si inaspriscono. “Siamo disposti a parlare e a trattare. Ma siamo pronti se necessario anche a litigare per le nostre posizioni”, ha affermato il neo ministro degli Esteri allo Spiegel, secondo un’anticipazione.

Maas ha sottolineato che i rapporti con gli Usa sono da tempo danneggiati: “Il cambiamento in corso negli Stati Uniti coinvolge da tempo le relazioni transatlantiche”. Lo strappo “non è arrivato con la delusione di martedì scorso. Va constatato che purtroppo da parte americana non viene preso sul serio quello che dicono gli alleati”, ha concluso.

(di Rosanna Pugliese/ANSA)

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