L’Onu tenta un Patto sull’ambiente, Usa e Russia contrari

Vapore di ossido di carbonio da ciminiere. Emissioni
Obiettivo zero emissioni entro il 2050

ROMA. – Dopo l’accordo di Parigi sul clima siglato nel 2015, la comunità internazionale prova a prendere un impegno ulteriore per proteggere il Pianeta dal riscaldamento globale. Il segnale arriva dall’assemblea generale delle Nazioni Unite, dove è stata votata una risoluzione che apre la strada al Patto mondiale sull’ambiente voluto dal presidente francese Emmanuel Macron.

All’Onu si è deciso di creare un gruppo di lavoro per identificare le lacune nelle leggi ambientali: primo tassello di una nuova intesa vincolante. Gli Stati Uniti, però, non ci stanno. Nel Palazzo di vetro, la risoluzione è stata approvata con 143 voti a favore e sei contrari. Oltre agli Usa, hanno detto di no Russia, Turchia, Iran, Siria e Filippine.

Il testo chiede al segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, di elaborare un rapporto che individui carenze nel diritto ambientale internazionale e nei relativi strumenti giuridici. Intitolata “Verso un patto mondiale per l’ambiente”, la risoluzione istituisce poi un gruppo di lavoro per discutere le possibili opzioni e affrontare le lacune riscontrate. Obiettivo è valutare la fattibilità di uno “strumento internazionale”, la cui adozione potrebbe essere discussa in una conferenza intergovernativa nella prima metà del 2019.

Il Patto sull’ambiente vede come primo sponsor Macron, che da mesi prova a intestarsi la leadership sul clima. L’intenzione è fissare nuovi accordi in sede Onu entro il 2020. Il leader francese ha coniato lo slogan ‘Make Our Planet Great Again’ (rendiamo di nuovo grande il Pianeta), in contrapposizione alla frase cult del presidente Usa Donald Trump, ‘Make America Great Again’. E gli Stati Uniti infatti, dopo il dietrofront dall’accordo di Parigi, si sono opposti anche al Patto.

La contrapposizione dei due presidenti è andata in scena anche alle Nazioni Unite. “Il deterioramento senza precedenti del nostro ambiente sta già causando centinaia di migliaia di morti per il riscaldamento globale e l’inquinamento di aria e acqua”, ha detto l’ambasciatore francese all’Onu, Francois Delattre. “Se non agiamo in modo deciso, ci esporremo a conseguenze disastrose: l’esaurimento delle risorse naturali, le migrazioni e un’ondata di conflitti”.

Di tutt’altro avviso l’ambasciatrice Usa, Nikki Haley: “Il patto globale non è nel nostro interesse. Quando gli organismi internazionali tentano di costringere l’America ad assumere impegni ambientali ambigui, è un sicuro segnale che i cittadini e le imprese americane devono accollarsi una spesa grande senza ottenere grandi vantaggi”.

(di Laura Giannoni/ANSA)

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