Al via l’era Mancini: “Riporterò l’Azzurro in cima al mondo”

Roberto Mancini, nuovo ct azzurro. ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

FIRENZE. – ”E’ il momento giusto per essere qui, bisogna fare qualcosa per questa Nazionale, io voglio riportarla dove merita, sul tetto del mondo e d’Europa”. Se qualcuno aveva anche un minimo dubbio, questo è stato spazzato viola dalle parole di Roberto Mancini da neo commissario tecnico azzurro. Emozionato, orgoglioso, stimolato da questa sfida per cui ha rinunciato a 13 milioni di euro (quanto avrebbe ancora percepito restando allo Zenit San Pietroburgo).

”I soldi non sono tutto e fare il ct non è cosa banale, è la massima aspirazione per tutti gli allenatori. E poi – ha detto – ci sono momenti in una carriera in cui vanno prese certe decisioni. Questo lo è. Alleno da tanti anni, sono emozionato ed orgoglioso come lo sono i miei genitori”.

E’ già al lavoro in vista delle convocazioni di sabato (giovedì a Roma riunione tecnica) e del raduno che scatterà il 22 maggio per le amichevoli con Arabia Saudita (28 maggio), Francia (1 giugno) e Olanda (4). A Coverciano mise piede per la prima volta nel ’78, con l’Under 14. In azzurro ha lavorato con Bearzot, Vicini e Sacchi ma non ha avuto troppa fortuna.

Ora ci prova da ct ringraziando tutti gli allenatori avuti compreso ovviamente Boskov: ”Cosa avrebbe detto adesso? Dove gli altri vedono sentieri Mancini vede autostrade – ha sorriso – Sarebbe stato fiero”. Contratto di 2 anni rinnovabili fino al 2022 in caso di qualificazioni europee, lo stipendio si aggirerebbe a poco meno di 2 milioni annui più bonus legati ai risultati.

Mancini ha inoltre ceduto i diritti d’immagine alla Figc e sponsor della Nazionale. ”Chiedevamo una voglia smisurata di sedere su questa panchina e una persona di grande competenza tecnica – ha detto il commissario Fabbricini – Mancini rappresenta la soluzione migliore anche perché in linea con tutti i nostri parametri. Una scelta tecnica, non politica, noi cerchiamo portare avanti il nostro mandato con massima serenità lavorando per il bene della Federazione” ha concluso in mezzo ai ringraziamenti per Di Biagio che tornerà all’Under 21, ai sub commissari Costacurta e Clarizia, a Uva e a Oriali.

”Dovremo riavvicinare i tifosi, difficile trovare un ct che metta tutti d’accordo, per unire bisogna vincere”. Mancini richiamerà in azzurro Balotelli: ”Giocatori bravi italiani ce ne sono anche in un momento difficile. Mario lo è, ci parlerò e probabilmente lo chiamerò, lo vogliano rivedere come agli Europei con Prandelli, ha fatto un ottimo campionato e i suoi gol li ha sempre fatti. Con l’età e avendo dei figli credo poi che sia maturato. Qualche colpa ce l’ha ma le qualità non gli sono mai mancate”.

Porte aperte a tutti. ”Parlerò con Buffon per la gara del 4 giugno a Torino. Il mio desiderio? Conta il suo più del mio, io mi adatto. De Rossi? Ci sono giocatori che pur non più giovanissimi giocano ancora ad alti livelli. Se continuano non vedo perché non chiamarli?”.

Lo staff probabilmente sarà composto dagli storici collaboratori, da Gregucci a Battara fino al preparatore Carminati che sarà ‘a gettone’ avendo deciso di restare allo Zenit. Potrebbe farne parte anche Pirlo: ”So che vuole iniziare ad allenare, piena disponibilità da parte mia”.

Chiusura con un auspicio: ”Spero di essere un ct prima di tutto per bene, capace di riportare in alto l’Italia. Ai giocatori semplicemente di tirare fuori tutti i sogni che hanno nel cuore”. Il suo, intanto, lo ha realizzato.

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