Giro, 14/a tappa: Zoncolan esame per uomini forti

Domani da S.Vito al Tagliamento in cima al "Kaiser della Carnia"

SAN VITO AL TAGLIAMENTO (PORDENONE). – Domani andrà in scena una delle tappe-verità del 101/o Giro d’Italia di ciclismo, con il severissimo esame finale del Monte Zoncolan, dove la corsa rosa si può vincere o perdere e dove non si potrà bluffare. La 14/a tappa, da San Vito al Tagliamento (Pordenone) allo Zoncolan (Udine), lunga 186 km, scatterà alle 11,55 dalla Provinciale 1 San Giovanni, dopo il ritrovo di partenza dei corridori in piazzale Municipio. L’arrivo è previsto in cima al ‘Kaiser della Carnia’ fra le 17 e le 17,30.

La tappa, tutta friulana, interesserà le province di Pordenone e Udine. Fino a San Daniele del Friuli, intorno al chilometro 34, verranno percorse strade larghe e dritte. Prima di raggiungere la Carnia verranno scalati il Monte di Ragogna, con i primi 2,5 chilometri sempre oltre il 10 per cento per arrivare fino al 16, e la più dolce salita di Avaglio.

In seguito la corsa percorrerà la strada per Paularo, con alcune gallerie, dove inizierà il Passo Duron, con una salita molto breve e dura, che presenta tratti attorno al 18 per cento. Dopo la discesa di Sutrio verrà scalata la Sella Valcalda, prima di arrivare a Ovaro, dove inizierà la salita finale.

Quella verso il Monte Zoncolan è considerata la salita più dura d’Europa: 10 km al 12 per cento di media pendenza, con punte del 22. Da segnalare tre brevi gallerie nell’ultimo chilometro. Negli ultimi 3 mila metri ci sono due tornanti intervallati da un tratto quasi piatto (l’unico). A seguire pendenze dal 12 al 18 per cento, fino agli ultimi 500 metri all’11 per cento di media pendenza e una massima del 16, in corrispondenza dei 250 metri dall’arrivo.

Saranno in tutto cinque i Gran premi della montagna. Il primo dopo 43,3 km, sul Monte di Ragogna (3/a categoria a 484 metri d’altezza): si tratta di una salita lunga 2.750 metri, con una pendenza massima del 16 per cento. Il secondo dopo 106 chilometri, ai 738 metri di Avaglio (3/a Categoria): è una salita lunga 4.550 metri, con una pendenza massima del 15 per cento.

Il terzo dopo i 142,5 km del Passo Duron (2/a Categoria, a 1.069 metri di quota), con una salita di 5.350 metri che presenta una pendenza massima del 18 per cento nella parte iniziale. Il quarto ai 165,8 km di Sella Valcalda-Ravascletto, a 958 metri d’altezza (3/a Categoria), con una pendenza massima del 12 per cento. Infine, lo Zoncolan: è una salita che parte ai 175,9 km di Ovaro – dal versante più duro – e si concluderà dopo 10,100 metri, a 1.730 di quota (1/a Categoria); presenta un dislivello di 1.203 metri, una pendenza media dell’11,9 per cento, massima del 22.

Gli ultimi 3 km hanno pendenza fra il 18 e il 16 per cento. I traguardi volanti di giornata saranno dopo i 57,8 km di Forgaria nel Friuli e dopo i 138,1 km di Paularo. San Vito al Tagliamento è all’esordio come città di tappa del Giro, che invece si è concluso sullo Zoncolan nel 2003 (vittoria di Simoni), nel 2007 (Simoni), nel 2010 (Basso), nel 2011 (lo spagnolo Anton), nel 2014 (l’australiano Rogers).

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